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Per una storia climatica dell’Antartide. Parte IV: casi di studio 2

di Luca Bargagna
21 Nov 2007 - 15:35
in Senza categoria
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La base Halley V: dopo il riposizionamento del 1998 è ubicata a 75°35' lat. S, 26°30' long. O, 37 m di quota, a circa 15 km dalla linea costiera. Fonte: www.discoveringantarctica.org.uk.
Come si è detto, l’esiguità temporale delle serie termometriche antartiche rappresenta il maggiore ostacolo al tentativo di delineare l’evoluzione climatica del continente. Il raffronto dei dati, seppur parziali, di 26 spedizioni compiute fra il 1898 e il 1958 coi rilevamenti delle basi impiantate successivamente, ha portato alla conclusione che, nel corso del XX secolo, la temperatura media sia aumentata di 1 °C: il che è sorprendente rispetto all’aumento fatto registrare dall’Artide, che è di soli 0,35 °C (Jones, p. 1202). Occorre tuttavia precisare che tali spedizioni riguardarono, principalmente, la Penisola Antartica e il Mare di Ross. Quanto sono dunque significative, rispetto al trend del Plateau Antartico? Studi cronologicamente più ristretti individuano un lieve raffreddamento intervenuto fra il 1955-’59 e il 1960-’64, seguito da un riscaldamento, manifestatosi fra il 1960-’64 e il 1970-’74, di 0,6 °C per le stazioni poste oltre i 60° S e di 1,0 °C per le stazioni oltre i 65° S (Raper, p. 1341).

Infittendo la griglia d’indagine, si giunge ai dati delle singole basi. Il caso di Halley, resa operativa dagli inglesi nel 1957 al margine occidentale della Barriera Riiser-Larseninsen, sul Mare di Weddell, è il più significativo, come mostra il quadro delle medie annuali su base decennale:
1957-’66 -18,99 °C
1967-’76 -18,32 °C
1977-’86 -18,13 °C
1987-’96 -18,57 °C
1997-2006 -19,53 °C

L’andamento sembra confermare un periodo di relativo riscaldamento, associabile più alla seconda metà degli anni Settanta che non alla prima (la media 1975-’84 è di -17,74 °C); ma quel che colpisce è il forte raffreddamento a cavallo del XXI secolo. Pur tenendo conto dei vari riposizionamenti che hanno interessato la base, dei perfezionamenti della strumentazione tecnica e dei cambi nelle modalità di misura (Kejna, p. 107), va precisato che le medie decennali sono ricavate dai dati resi omogenei dalla British Antarctic Survey. Tuttavia, tentando una comparazione con le basi più prossime, Halley rimane un unicum. L’archivio di Neumayer, posta circa 800 km a nord est, rimonta al 1981 e consente quindi di raffrontare solo gli ultimi due decenni:
1987-’96 -15,85 °C
1997-2006 -16,00 °C

Anche qui si nota un raffreddamento, ma non così accentuato come ad Halley. Alla base russa Novolazarevskaya, ulteriori 700 km circa a est di Neumayer e in funzione dal 1961, l’andamento è il seguente:
1967-’76 -10,53 °C
1977-’86 -10,06 °C
1987-’96 -9,84 °C
1997-2006 -10,23 °C

Anche in questo caso, a cavallo del XXI secolo si registra un raffreddamento che, pur importante, non è marcato come ad Halley. In senso spaziale, il raffronto più corretto sarebbe forse quello con Belgrano II, ubicata a meno di 400 km a sud ovest, ma l’archivio della base argentina è molto carente, sia sotto il profilo della completezza che dell’omogeneità. Tenendo però conto della bassa significatività dei dati, e pur prendendo a riferimento i soli anni in cui tutti i mesi vi siano rappresentati a livello di media, emergono nuove sorprese, come mostra questa sintesi comparativa (in seconda colonna Halley, tra parentesi la differenza con Belgrano II):
1988-’90 -13,21 °C -17,97 °C (-4,76 °C)
1992-’93 -14,53 °C -19,30 °C (-4,77 °C)
1995-2001 -13,28 °C -19,38 °C (-6,10 °C)
2004-’06 -13,09 °C -19,12 °C (-6,03 °C)

Il forte raffreddamento che ha interessato Halley risulterebbe dunque un evento locale o, al più, regionale, che si fa molto accentuato con l’inizio degli anni Novanta. Tale tendenza sembrerebbe inoltre riguardare, con differente intensità, la Terra della Regina Madre (Neumayer e Novolazarevskaya) piuttosto che la Barriera di Ronne-Filchner (Belgrano II), apparendo quest’ultima coinvolta nel sistema climatico della Penisola Antartica.

Bibliografia:
P.D. JONES, Antarctic Temperatures over the Present Century. A Study of the Early Expedition Record, in «Journal of Climate», vol. 3, n. 11 (1990), pp. 1193-1203.
M. KEJNA, Trends of air temperature of the Antarctic during the period 1958-2000, in «Polish Polar Research», vol. 24, n. 2 (2003), pp. 99-126.
S.C.B. RAPER, T.M.L. WINGLEY, P.R. MAYES, P.D. JONES, M.J. SALINGER, Variations in Surface Air Temperatures. Part 3: The Antarctic, 1957-82, in «Monthly Weather Review», vol. 112, n. 7 (1984), pp. 1341-1353.

Parte I: https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=16696
/>Parte II:
https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=16713
/>Parte III:
https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=16785
/>Parte IV/1:
https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=16805

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