L’elemento saliente a breve termine.
La presenza anticiclonica oceanico-continentale sarà minata in quota dal transito di una goccia fredda orientale, di provenienza balcanica ed alimentata da aria fredda, che porterà condizioni meteo prettamente invernali specie dal punto di vista termico.
L’elemento saliente a medio termine.
Le variazioni bariche appaiono poche fino a fine anno, tuttavia si potrebbe assistere ad un costante flusso d’aria fredda dai quadranti orientali. Circolazione che manterrebbe le temperature sotto media, con qualche fenomeno, anche nevoso, sui settori adriatici. Ad inizio anno si potrebbe concretizzare una parziale elevazione dell’alta pressione oceanica verso nord-nordest, le conseguenze sarebbero identificabili in una profonda ondulazione artica verso l’Europa orientale. Da stabilire le possibili influenze sulle nostre regioni.
L’elemento saliente a lungo termine.
Il lungo termine andrà osservato con attenzione, non è da escludere la permanenza di un’alta pressione continentale con locazione sulla penisola scandinava.
Il trend a lungo termine:
Una proiezione, la suddetta, che appare confortata da segnali troposferici. Una presenza anticiclonica che potrebbe fungere, in collaborazione con l’alta pressione delle Azzorre, quale blocco alle miti ed umide correnti oceaniche.
Elementi di incertezza:
Rispetto agli editoriali della scorsa settimana abbiamo osservato poche variazioni evolutive. Gli elementi di incertezza restano pressappoco gli stessi, una particolare menzione merita il nucleo anticiclonico continentale.
Sistema stabilizzante che viene visto in rinforzo, resta da valutare il suo posizionamento e la sua tenuta, ma stando alle ultime elaborazioni pare che possa localizzarsi un sede scandinava.
Fattori di normalità climatica:
La media delle osservazioni effettuate indica un trend termico lievemente al di sotto delle medie stagionali, opera delle correnti orientali attivate dalla presenza di gocce fredde in quota.
E’ importante sottolineare come l’avvio dell’anno nuovo proponga una tendenza all’ulteriore ribasso, tuttavia non vanno trascurati quei membri numerico-previsionali che puntano verso l’alto.
Focus: evoluzione sino al 06 gennaio 2008
La fase che ci condurrà alla notte di S.Silvestro sarà segnata dalla presenza anticiclonica oceanico-continentale, che tenderà a determinare condizioni di sostanziale stabilità specie sui settori occidentali della penisola. Il transito di diverse gocce fredde in quota potrebbe invece destabilizzare il meteo su versanti Adriatici, ove si avrebbero fenomeni sparsi. Da segnalare il richiamo di fredde correnti orientali che favorirebbe nevicate a quote persino collinari. Calo termico che interesserebbe comunque l’intera penisola.
L’avvio del 2008 potrebbe invece proporre uno scossone configurativo, l’alta pressione delle Azzorre andrebbe, il condizionale è d’obbligo, a spingersi verso nord-nordest. Direzione che potrebbe spingerla verso un nucleo stabilizzante continentale, consentendo un blocco delle correnti oceaniche. Sul bordo meridionale del ponte formatosi scorrerebbero correnti fredde orientali, non si escludono retrogressioni di matrice continentale verso il Mediterraneo.
Evoluzione sino al 11 gennaio 2008
Prosieguo mensile che dipenderebbe inevitabilmente dall’evoluzione suddetta. Sono molti gli elementi che potrebbe spingerci verso freddi scenari, tuttavia basterebbero pochi spostamenti degli attori barici principali, primi fra tutti le figure anticicloniche, per muovere gli equilibri a favore della stabilità.
In conclusione.
L’editoriale odierno conferma un trend evolutivo grosso modo simile a quanto delineato nel corso della precedente settimana. Qualche elemento potrebbe variare il proprio posizionamento, ma i risultati potrebbero restare gli stessi.