La prima parte della giornata di ieri era trascorsa piuttosto tranquilla sulle regioni centrali, fra nuvolosità irregolare, deboli e brevi acquazzoni nelle zone interne e una sensazione di afa incipiente, determinata dal continuo richiamo caldo dei venti sud occidentali. Il cambiamento delle condizioni meteo è avvenuto fra il pomeriggio e la sera, quando temporali violenti si sono abbattuti piuttosto diffusamente su tutte il territorio, a partire dalla Toscana, dove si segnalano i 16 mm di pioggia caduti ad Arezzo. Tuttavia i fenomeni, fortunatamente, non hanno assunto il carattere di persistenza che abbiamo invece osservato sul nostro Nord Est, evitando che ci fossero allagamenti o particolari disagi.
Fra la scorsa notte e questa mattina si sono osservate due linee di forte instabilità, una che attraversava l’Appennino Tosco-Emiliano dall’Alta Toscana fino alla Romagna ed un’altra, più estesa, che copriva quasi tutta l’Italia centrale, dalla Sardegna settentrionale, ai settori adriatici a sud di Ancona, interessando tutto il Lazio e l’Abruzzo. I cieli invece si presentavano, e si presentano tuttora, irregolarmente o addirittura poco nuvolosi sulla Toscana centrale ed il nord delle Marche.
Vediamo le massime registrate ieri e le minime di stamani:
Pisa/san Giusto 22.0 / 11.8
Firenze Peretola 23.7 / 12.3
Falconara 22.6 / 14.9
Grosseto 25.8 / 10.6
Termoli 25.4 / 17.2
Roma Fiumicino 25.9 / 18.3
Olbia Costa Smeralda 24.8 / 15.5
Capo Bellavista 23.8 / 15.6
Capo Carbonara 25.0 / 16.0
Si può osservare come le minime delle località toscane e, seppur in misura minore, sarde, risultano significativamente inferiori alle altre, in particolare rispetto al Lazio (Roma: 18.3); chiaro indizio che la Toscana e la Sardegna sono state già investite ed in maniera piuttosto diretta dall’affondo fresco nord atlantico che, penetrato dalla famigerata porta del Rodano, si riversa sul Mar Mediterraneo e con una stretta rotazione dei venti intorno al minimo sul Mar Ligure interessa la Toscana con venti sud occidentali e, con una rotazione più ampia, la Sardegna settentrionale con venti perlopiù occidentali.
Il suddetto minimo non si sposterà come spesso avviene sul basso Tirreno e successivamente sull’Adriatico, bensì verso nord-nord est in un primo momento e poi di nuovo verso l’Atlantico, come già accennavo Martedì; questo comporterà che i venti continueranno a provenire dai quadranti occidentali o addirittura sud occidentali sulla Toscana, limitando così l’abbassamento delle temperature, che pure sarà sensibile, specie nei valori massimi. Un abbassamento però che sarà dunque frutto più di una dinamica “verticale” che “orizzontale”, ovvero più dovuto all’aria fredda che si riverserà dagli strati alti dell’atmosfera tramite le precipitazioni (nelle loro varie forme: pioggia, grandine, neve sulle cime dei monti più alte), che non ad un ingresso di aria fredda al suolo, che sarà limitato nel tempo dato il ritrarsi del minimo verso l’Europa centrale e mitigato dall’interazione col caldo Mediterraneo.
La giornata odierna sarà caratterizzata da temporali anche violenti, associati a colpi di vento e possibili grandinate; i fenomeni però probabilmente non saranno persistenti, se non a livello molto locale e non mancheranno brevi ma ampie schiarite: ecco perché è preferibile parlare di instabilità perturbata. Le condizioni saranno simili anche domani, ma i fenomeni saranno più sparsi e il tempo tenderà decisamente a migliorare nella seconda parte della giornata.