Quella che doveva essere una irruzione fredda si è trasformata, passo dopo passo, in una blanda azione ciclonica sud-occidentale per isolamento da goccia fredda.
Nell’editoriale precedente abbiamo ampiamente spiegato le cause che hanno determinato l’attuale situazione sinottica, ed oggi, 29 Novembre, ci ritroviamo ad assistere all’evoluzione del solito cut-off in mare aperto con deboli infiltrazioni di matrice orientale al centro-nord della Penisola.
Si chiude mestamente anche la stagione autunnale, con un deficit di pioggia largamente diffuso, lasciando le proprie scorie al trimestre invernale entrante che erediterà una struttura barica fondata sulla semi-zonalità. Ergo, ondulazioni alto-pressorie miste ad infiltrazioni umide.
Il cambiamento, probabilmente temporaneo e non periodico, può scorgersi nei movimenti stessi della suddetta semi-zonalità e negli effetti sul dipolo NAO-AO (e non solo), ma tutt’ora non si scorge una virata decisiva. Torneremo nell’editoriale a parlare del mese entrante e del trimestre freddo.
Intanto, quasi fosse un palliativo, questa mattina i cieli grigi e le piogge hanno accompagnato il risveglio al centro-sud, grazie a nubi inviate dall’ampio minimo a sud-ovest delle coste tirreniche, con azione da sud-est sull’area jonica/basso-adriatica e circolazione debole su Basso Lazio e settori interni, con moderata presenza da ENE verso i settori appenninici centrali.
La circolazione depressionaria ha apportato una nuvolosità compatta sul settore tirrenico dove, grazie alla presenza di aria più fredda, sembra essersi sviluppata una tenue azione occlusa a ridosso delle coste, che incrementa l’azione convettiva e le piogge per i settori del basso Lazio.
Verso le zone appenniniche l’azione di matrice nord-orientale è più intensa alla media troposfera, ed i rilievi hanno evidenziato questa presenza con qualche nube per sollevamento orografico.
Al centro sud, grazie al dinamismo impresso dall’azione del sud-est, è presente una vivace circolazione ciclonica che potrebbe, nelle prossime ore, portare alla formazione di MCS tra coste joniche-basso adriatico, in particolare tra Basilicata e sud Puglia. Non escludo la formazione di un minimo in movimento tra Calabria verso Puglia.
A seguire, nei prossimi giorni, è prevista una fievole rimonta anticiclonica minata da una altrettanto fioca azione da nord-ovest, nel più classico degli schemi semi-zonali.