Peschici, oggi conta i danni, la cenere ricopre le montagne e le vallate del centro sud, e come al solito ci si interroga se queste tragedie ambientali sarebbero potute essere evitate. Una cosa è certa chi è responsabile degli incendi dolosi di questi giorni ha agito in maniera scientifica e premeditata scegliendo il momento migliore per colpire.
Prendiamo per esempio l’episodio di Peschici, chi ha appiccato l’incendio sapeva che le condizioni meteo climatiche erano le migliori affinché il rogo divampasse, infatti il vento di scirocco che imperversava sul sud ieri inerpicandosi sul promontorio del Gargano perdeva le sue caratteristiche umide diventando secco e caldo e dando vita a un micidiale vento di terra che avrebbe innescato la tragedia.
Così come per Peschici l’onda Sahariana di questa fine di Luglio è stata assassina per la maggior parte dei boschi dell’est meridione a causa dei venti di caduta provenienti dagli appennini, dal Gargano e dalle Murge. Cosicché ancora una volta, complice il riscaldamento adiabatico delle alture pugliesi, Bari ha registrato un altro record storico come quello di Giugno scorso.
Oggi fortunatamente la seconda ondata calda della stagione estiva si allontana dal meridione con il consueto carico di devastazioni e purtroppo di morte. L’estate 2007 nella sua eccezionalità, come detto negli scorsi articoli, non può e non potrà essere considerata anomala, infatti anche se sul meridione chiuderemo con un anomalia positiva il mese di Luglio, possiamo senza dubbio affermare come questa anomalia sia addebitabile a eventi singoli eccezionali e non a un trend climatico come per l’anomalia termo barica 2006-2007.
Ricorderemo a lungo questa estate noi meridionali, e non è da escludere nel mese di agosto una terza onda calda come quella passata, ma paradossalmente sono evidenti da mesi ormai i segni dell’uscita dal tunnel rovente della anomalia termo barica 2006-2007.