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Il clima della zona mediterranea siriana

di Andre Eid
02 Apr 2006 - 11:53
in Senza categoria
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Nella mappa si evidenzia la costa mediterranea siriana con Lattakia che ne è il centro abitato più importante e la catena di Al Aalawiyin che la divide dal deserto siriaco.
La Siria, paese mediterraneo e mediorientale, ha prevalentemente un clima semi-arido o arido. Però, esiste una zona che sfugge a queste condizioni, ed è la costa mediterranea e le montagne del suo immediato entroterra. La zona si estende da nord a sud per 140 km dalla Turchia al Libano, e da ovest verso est dal Mar Mediterraneo alla catena dei monti costieri per 40 km. Vediamo quindi più da vicino com’è il clima di questa zona.

Riguardo le precipitazioni, si nota come l’orientamento della costa e delle montagne da nord a sud (la catena di “Al Aalawiyin” oltrepassa 1000 m e raggiunge una quota massima di 1562 m.), aiuta a far concentrare le precipitazioni. Infatti, il percorso delle perturbazioni innanzitutto invernali, spesso si calca sul Mediterraneo portando l’umidità (con la depressione che si crea vicino a Cipro), e che per effetto orografico, fa registrare delle piogge già accettabili sulla costa e intense sulle colline e montagne.

Le stazioni costiere registrano tra 800 e 900 mm di precipitazioni annue:
Mina al Baida 841,7, Lattakia 797.0, Jableh 895,9, Tartous 874,8, El Seen 875,9, Banias 761,3.

Invece le colline e le montagne, anche se basse, oltrepassano dappertutto 1000 mm:
Kassab 1461,5, Sheikh Bader 1349,6, Qadmous 1323,9, Qastal Ma’af 1160,4, Safita 1133,5, Jabit Burghal 1574,9, Slenfeh 1387,6.

Accumuli paragonabili a quelle delle montagne del Libano, malgrado il fatto che qui mancano le alte quote. In realtà, il fatto che la latitudine sia più settentrionale, fa aumentare i totali, perché vige questa regola nelle coste del Mar di Levante. In linea di massima, le precipitazioni decrescono da nord a sud, salvo eccezioni, dove le montagne si avvicinano al mare, attivando di più l’effetto orografico.

Bisogna anche tener presente la variabilità troppo forte delle precipitazioni in tutta questa zona, per la sua latitudine meridionale e la sua vicinanza al deserto (dal doppio al quadruplo tra max e min) .

A livello mensile di precipitazioni, si riconosce subito il sistema mediterraneo “ellenico”, dove il massimo unico di precipitazioni è in pieno inverno e il minimo in piena estate. Infatti gennaio registra tra 150 e 200 mm sulla costa e tra 200 e 300 mm sulle colline e montagne. In luglio invece, si hanno tra 0 e 3 mm sulla costa e da 2 a 6 mm in montagna. Accumuli che in estate sono maggiori rispetto al Libano vista la latitudine più settentrionale. E’ interessante notare, in che modo la lunga stagione secca estiva, si riduce maggiormente qui per lo stesso motivo.

Passiamo ora alle temperature: Le temperature medie mensili sulla costa rispecchiano l’effetto mitigatore del mare. Esse vanno da 11 a 13 gradi di media in gennaio:
Mina al Baida 11,6, Lattakia 11,7, Jableh 11,4, Tartous 12,1, El Seen 12,3, Banias 12,9;
e tra 26 e 27 gradi in agosto (il mese più caldo):
Mina al Baida 27,0, Lattakia 27,0, Jableh 26,2, Tartous 26,7, El Seen 26,8, Banias 27,1.

Invece sulle colline e montagne le medie vanno dai 3 a 9 gradi in gennaio, creando così una stagione invernale:
Kassab 5,8, Sheikh Bader 8,1, Qadmous 5,5, Qastal Ma’af 7,6, Safita 9,2, Jabit Burghal 5,6, Slenfeh 3,6;
e tra 20 e 25 in agosto:
Kassab 22,5, Sheikh Bader 24,1, Qadmous 21,4, Qastal Ma’af 23,8, Safita 24,9, Jabit Burghal 21,5, Slenfeh 20,5.

Anche in questo caso, si nota che le temperature salgono lentamente fino al massimo estivo e diminuiscono poi di nuovo lentamente fino al ritorno dell’inverno.
Le escursioni annuali diventano più evidenti andando dal mare verso l’entroterra collinare.

Le massime assolute sono attorno a 40 gradi sulla costa, ugualmente frequenti in primavera rispetto all’estate a causa del vento sahariano caldo e secco “Khamasin” attivo in questa stagione. Invece in montagna vanno dai 32 ai 38, ma si registrano in piena estate (le coste del Levante sono più sensibili a questo vento rispetto alle montagne e all’interno).

Invece le minime assolute vanno da -3 a zero gradi sulla costa, e da – 11 a -3 sulle colline e monti.
Il che ci fa capire quanto il gelo sia raro sulle coste siriane, e anche la neve in realtà. In montagna naturalmente questo numero sale, però mancano normalmente le distese innevate per la mancanza in questa zona di alte montagne (ce ne sono invece sui versanti siriani dell’Anti-Libano ed Hermon, ma tutto l’interno siriano è poco nevoso anche se freddo d’inverno).

In realtà, si nota che le temperature sono miti tutto l’anno rispetto all’interno che non solo è più arido ma anche più continentale. Ciò si rispecchia soprattutto nelle escursioni sia medie mensili che assolute.

L’umidità relativa è spesso alta in tutta la zona e si aggira attorno al 70% come media mensile, anche se si nota un leggero rialzo sulle coste d’estate (creando la condizione di caldo afoso), e un leggero ribasso sulle colline e montagne nella stessa stagione (favorendo gli insediamenti estivi).

Alla fine di questo veloce panorama sulla zona mediterranea siriana, si nota come essa si distacca dal classico clima siriano che conosciamo, e che ci conduce al Deserto Siriaco. Al contrario, questa zona esalta il suo carattere mediterraneo. E viene considerata come umida e sub-umida. Malgrado ciò, non esistono qui grandi città tranne Lattakia, le altre grandi città siriane appartengono, oserei dire stranamente, ai climi semi aridi o aridi.

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