Forti piogge sono state registrate nel nord del Giappone tra giovedì 20 e le prime ore di venerdì 21 aprile. Dalle 0 alle 24 GMT di giovedì, infatti, sono caduti 71 mm a Kushiro, 50 a Sapporo, 48 a Miyako, 43 a Nemuro, 41 a Suttsu.
Aprile è stato molto piovoso lungo le coste del Queensland, in Australia. In questa settimana, per esempio, la pioggia correlata al transito del ciclone tropicale Monica ha superato i 225 mm a Cairns. Questo quantitativo supera la media di aprile, che è di 223 mm. Anche nella prima parte del mese ha piovuto molto, tanto che alla fine di venerdì 21 aprile il totale mensile aveva raggiunto i 635 mm.
Dopo aver attraversato appunto la penisola di Cape York, nel Queensland, il ciclone tropicale Monica ha attraversato lentamente il Golfo di Carpentaria, diretto verso la Terra di Arnhem, nei Territori del Nord. Monica ha raggiunto sabato la categoria 5 della scala Saffir-Simpson, con raffiche di vento fino a 180 miglia orarie (290 km/h). Questi venti distruttivi sono attesi, seppure un poco attenuati, sulla costa nord della Terra di Arnhem tra domenica sera e lunedì mattina, ora locale. Un “cyclone warning” era già in essere domenica mattina, ora locale, per le zone costiere e le comunità stanziate sulle isole tra Port Roper e Maningrida, con un “cyclone watch” esteso più a ovest, da Maningrida a Point Stuart. La città di Nhulunbuy si preparava già sabato pomeriggio all’arrivo di Monica. 500 residenti sono stati spostati dalle loro abitazioni, considerate a rischio, nell’ospedale, ritenuto un edificio idoneo a resistere ai venti distruttivi attesi. Anche 650 abitanti di una vicina comunità aborigena, insieme con 400 persone di altre comunità vicine, sono stati portati in edifici “a prova di ciclone”. Agli abitanti delle zone più basse è stato poi suggerito di spostarsi in zone più elevate.
Venerdì 21 aprile, a Bangkok (Thailandia), il caldo afoso opprimente, tipico di questa stagione nella regione, è stato “sostituito” nel pomeriggio da intensi rovesci temporaleschi fuori stagione. A mezzogiorno, la combinazione di caldo intenso, elevata umidità e forte soleggiamento ha portato a oltre 50°C il calore percepito. Nel pomeriggio un notevole refrigerio è stato portato dai forti temporali che hanno lasciato 66 mm nei pluviometri, un accumulo superiore a quello medio di aprile (58 mm).
Giovedì 20 aprile in Jacuzia (Siberia) abbiamo avuto massime di -1,0°C a Verhojansk e -4,5°C a Ojmjakon, le due “capitali” del freddo invernale. Il momento del disgelo è ormai vicino, anche se le minime sono ancora gelide, visto che le due località sono scese rispettivamente a -22,7°C e -29,9°C. Venerdì 21 gli estremi termici sono stati -7,8°/-0,1°C a Verhojansk e -21,4°/-0,8°C a Ojmjakon, con quindi un forte aumento termico rispetto al giorno precedente.