Fa discutere l’arrivo del freddo atteso tra 24/36 ore sull’Italia, in quanto appena a nord delle Alpi e sull’Europa centrale la temperatura non può definirsi molto rigida. Allora come può succedere che in Italia la temperatura subirà un forte abbassamento? E’ plausibile attendersi un così repentino giungere del freddo?
In Scandinavia le temperature sono molto basse, così anche sulla Russia europea. Si misurano valori parecchio inferiori alla media stagionale ed in quota è giunto un blocco d’aria gelida.
A Marzo gli scambi di masse d’aria tra nord e sud sono talvolta più repentini che nel cuore dell’inverno, così i cambiamenti del tempo possono essere bruschi.
Nelle prossime ore, l’ormai sempre più profonda Bassa Pressione che dalla Sardegna si è portata verso il medio Tirreno e il coincidere dell’espandersi dell’alta pressione sulle Isole Britanniche, faranno rotolare le freddissime masse d’aria gelida che stazionano nel sud della Scandinavia verso meridione.
Alle ore 13.00 odierne, il blocco d’aria gelida si sposterà gradualmente verso la Danimarca, in queste ore un prima espansione d’aria fredda scenderà dalla Valle del Rodano verso la Sardegna, mentre una seconda si porterà sulle Marche.
Alle 19.00 il blocco d’aria gelido si porterà sul Benelux orientale ed il centro nord della Germania, investirà anche vaste aree limitrofe.
Alle ore 01.00 di domenica la massa gelida dilagherà sulla Germania e l’est della Francia, influenzerà l’arco alpino versante svizzero ed austriaco.
Ore 07.00 di domenica, in Germania si avranno condizioni di gelo marcato che inizierà a espandersi verso il Golfo del Leone, giungerà in Slovenia. In Germania alla quota di 850 hPa si misureranno valori di -16°C.
Ore 13.00, l’aria fredda in quota raggiungerà il Nord Italia, seppur ostacolata nel suo viaggio dalla presenza delle Alpi. A Trieste soffierà forte la Bora. Aria fredda dalla Valle del Rodano punterà verso le regioni tirreniche e la Sardegna.
Ore 19.00 di domenica e sino alla nottata: l’aria fredda, seppur attenuata rispetto alle condizioni iniziali, raggiungerà le regioni italiane con condizioni di freddo alla quota di 850 hPa consistenti per la stagione, dato che si attende un’isoterma di -8°C fin sulla Sardegna.
Ma vediamo gli effetti sull’Italia: orbene, l’aria in arrivo non è siberiana, nulla avrà a che fare con il Burian, si tratta di aria di origine artica che staziona, però, sulla Scandinava. Avremo un severo abbassamento della temperatura anticipato da una situazione ideale all’instabilità atmosferica.
Le ultimissime proiezioni dei modelli matematici farebbero supporre la possibilità di neve sulla Romagna e persino l’Emilia, poi le Marche. Neve su tutte le regioni adriatiche sino alle basse quote, l’Appennino, la Puglia, a tratti la Sardegna orientale sino alla quote basse.
L’evoluzione, anche se a così breve termine, appare piuttosto complessa e necessiterà di adeguate conferme e nuove analisi.