Miercurea Ciuc: ha un nome che a noi italiani può sembrare un po’ buffo questa cittadina romena capoluogo del distretto di Harghita, incastonata tra gli omonimi monti e la dorsale principale dei Carpazi Orientali ad oltre 600 metri di quota. Miercurea Ciuc balza all’onore delle cronache di questo freddo gennaio appena trascorso per aver registrato la propria temperatura più bassa di sempre, ben -33.3°C il giorno 26. E non è stata una temperatura isolata, perché il termometro è sceso sotto i -30 gradi per quattro giorni consecutivi toccando -32.5°C il giorno 25, -33.3°C il 26, -33.2°C il 27 e -32.4°C il 28. La località romena ha anche realizzato una media termica complessiva del mese di -12.8°C, addirittura inferiori ai -12.1°C registrati ai 2500 metri del Monte Omu.
Anche nel resto della Romania il recente gennaio è apparso particolarmente freddo, soprattutto nella parte centro-orientale del paese, ma non sono stati superati altri record. A Iasi la temperatura minima assoluta è stata di -24.4°C, la media di -7.1°C, ben 4 gradi più bassa della media cinquantennale, ma lontana dai -12.9°C registrati nel gennaio del 1963 e superiore anche ai -9.3°C dei mesi gennaio del 1985 e del 1987. I tempi di ritorno di un freddo simile sono da valutarsi in circa 7 anni.
A Sibiu i -5.6°C di media registrati sono solo appena più bassi dei -5.5°C del gennaio 2004, ma è dal 1982 che non si registra una temperatura così bassa. Nel XX secolo i mesi di gennaio più freddi appartengono al 1940 con -11.8°C e al 1947 con -10.3°C, ma fu molto freddo anche il 1963 con una media di -9.2°C. I tempi di ritorno di un evento freddo simile a quello di quest’anno li possiamo valutare in circa 5 anni.
Ci spostiamo ora a Cluj Napoca, dove il freddo di questo gennaio con -5.2°C è di soli 1.5°C sotto le medie cinquantennali, ma si pone comunque al secondo posto nella classifica dei mesi di gennaio più freddi degli ultimi 20 anni. Recentemente è stato più freddo il gennaio 2000 con -6.4°C. I mesi di gennaio più freddi dal 1951 risultano il 1954, il 1963 e il 1964, tutti con medie inferiori ai -10°C.
Un’anomalia statistica sono le temperature particolarmente basse del decennio 1961/70, quando gennaio ebbe una media di -6°C, in confronto a medie oscillanti tra i -2.7°C del quinquennio 2001/2005 e i -3.3°C dei decenni 1951/60 e 1971/80.
Concludiamo questa analisi del gennaio in Romania con la capitale Bucarest, dove il mese ha registrato una temperatura media di -3.1°C, 1.6°C inferiore alle medie cinquantennali. Solo negli ultimi 10 anni sono stati 3 i mesi di gennaio più freddi, nel 1997, nel 2000 e nel 2004. Il gennaio record del XX secolo è quello del 1942 che registrò una temperatura media di -10.3°C, tra i più recenti spicca il 1985 con media di -5.8°C.
Diverse le località, anche in pianura, che hanno registrato minime assolute inferiori ai -20°C: tra queste segnaliamo Satu Mare che ha raggiunto -27°C. Da segnalare infine la minima assoluta di -17.5°C raggiunta a Costanta sul Mar Nero, inferiore ad esempio ai -15°C di Timisoara; i 31 giorni di ghiaccio (con minima e massima inferiori a 0°C) ai 2500 metri del Monte Omu, ma anche i 26 giorni di ghiaccio di Suceava a 350 metri s.l.m. e della già nota Miercurea Ciuc; ed ancora i 17 giorni con neve di Iasi, dove però l’accumulo al suolo non ha mai superato i 10 cm.
Ed è cronaca recente la nuova ondata di gelo, dopo una pausa di qualche giorno, che sta interessando il nord-est europeo e i Balcani e che ieri (7 febbraio) ha fatto riprecipitare a -32.8°C il termometro a Miercurea Ciuc, a -18.9°C a Sibiu, a -17°C a Cluj Napoca, a -15.5°C a Bucarest e a -11.9°C a Constanta, mentre questa notte (8 febbraio) la “solita” Miercurea Ciuc è scesa a -28.3°C.