Lanciato il 18 Ottobre del 2001 per conto della DigitalGlobe e operativo dalla primavera del 2002, QuickBird si trova su un’orbita eliosincrona a 450 km inclinata di 98 gradi. La sua velocità al suolo e di 7 km/s e il suo sensore di tipo pushbrooms acquisisce simultaneamente immagini di tipo multispettrale (tre bande nel visibile e una nell’infrarosso vicino) e di tipo pancromatico con un campo di vista (IFOV) di 544 km. Il periodo di rivisitazione inteso come possibilità temporale di osservare la medesima zona a terra varia da 1 a 5 giorni.
La risoluzione spaziale, 61 cm nel pancromatico e 2 metri nel multispettrale, è talmente elevata da consentire un grado di definizione a terra paragonabile a quella raggiunta dai sensori montati a bordo di aerei.
I dati acquisiti sono campionati a 11 bit (2084 livelli di grigio) o 16 bit (65536) per una loro migliore interpretazione dal momento che l’utente richiede o immagini divise in 4 bande che sono poi adoperate per l’analisi e la classificazione oppure immagini nel pancromatico per applicazioni GIS e la realizzazione di mappe. Le foto infatti vengono fornite in formato GEOTIFF sottoforma di strisciate a terra di 164 km. Le principali caratteristiche spettrali per le due modalità di acquisizione sono:
• Pancromatico: 450-900 nm;
• Multispettrale: Blu : 450-520 nm; Verde 520-600 nm; Rosso: 630-690 nm; VIR: 760-890 nm.
Le immagini vengono fornite secondo due livelli di processamento:
• Immagini base;
• Immagini standard.
Le immagini base sono fornite in formato piuttosto grezzo con la sola correzione radiometrica, necessitano pertanto di georeferenziazione. La loro risoluzione varia tra i 61 cm al nadir e i 72 cm ai bordi della strisciata (25° di vista) per le immagini pancromatiche e tra i 2.44 metri e 2,88 metri per le multispettrali. In genere sono usate per studi sommari su aree ridotte.
Le immagini standard sono invece predisposte per l’utenza che richiede una certa precisione e una zona da indagare più ampia. Sono infatti sia corrette radiometricamente che geometricamente riferite ad una proiezione cartografica ben definita. Tale prodotto è disponibile nel formato pancromatico a 70 cm di risoluzione e nel formato multispettrale a 2.8 metri. Per correzione radiometrica si intende sia la calibrazione interna della risposta dei detectors che quella dovuta alla distorsione ottica e alla scansione della superficie terrestre.
La maggior parte delle immagini visualizzabili con il famoso software Google Earth o Google Maps sono immagini QuickBird. La bassa risoluzione è invece realizzata con immagini ASTER (15 metri) o MODIS (250 metri).
Bibliografia:DigitalGlobe.com