Con l’avvento di Internet, le svariate decine di migliaia di appassionati di meteorologia hanno trovato sempre più validissimi mezzi per rimanere informati sull’evoluzione del tempo. D’inverno, il popolo dei fans della meteo, cresce a dismisura, i siti specializzati vengono intasati da centinaia di migliaia di visite.
E per queste iniziative è talvolta un dilemma coprire i costi sempre crescenti.
Nel 1999 nacque il secondo Forum meteo d’Italia, quello che oggi è del Meteo Giornale. L’ambiente di discussione era sereno, amichevole, non erano molti come oggi, coloro che partecipano attivamente alle discussioni.
Un po’ rimpiango i tempi passati, tuttavia se qualche appassionato di meteo in Italia c’è, se in Italia gli appassionati sono ormai più di qualsiasi paese europeo, un po’ di responsabilità ritengo di averla.
Ed allora, stamattina, esprimo una mia perplessità:
la passione per la meteorologia è splendida, specialmente se vissuta accettando l’evoluzione del tempo atmosferico che si sussegue giorno dopo giorno. Il caldo, il freddo, la pioggia, la neve, la siccità, sono tutti eventi meteorologici, e come tali non andrebbero denigrati.
Ma andiamo al dunque:
l’inverno 2004/2005 era stato molto nevoso per l’Italia centrale ed il Sud, ma la neve era caduta anche al Nord Italia, dove, mi pare sia lecito attendersela più che in regioni dal clima meno consono per tal meteora.
L’inverno 2005/2006 è ormai agli sgoccioli, ma non è finito. Abbiamo veduto il rinnovarsi di irruzioni d’aria fredda, mentre le nevicate più rilevanti sono accadute al Nord Italia ed in Toscana, come non succedeva da decenni.
Negli ultimi due anni, l’Italia ha avuto dei buoni inverni, in fortissima controtendenza rispetto a quelli degli anni ’90, eppure, gli appassionati di meteo si lamentano.
Ci si lamenta un po’ troppo, a mio avviso, togliendo interesse al rinnovarsi degli eventi del tempo atmosferico, che ogni giorno possiamo seguire osservando fuori dalla finestra (il tempo dell’orticello) e dalla consolle di strumenti sofisticati, come stazioni meteo e computer.
Qualche decina d’anni fa, l’osservazione meteo veniva accettata molto meglio, disponevamo di non molti libri, di cinque minuti in Tv dove a malapena vedevi il Meteosat di qualche ora prima.
Gli strumenti per l’osservazione del tempo locale erano spartani, ma non per questo davano minori soddisfazione di quelli moderni.