Naturalmente nulla centra la carta in questione, ma molto influisce il nostro atteggiamento nel “varcare”, a volte in maniera poco professionale, il limite del “possibile”. Certamente i modelli, pura espressione matematica circa lo stato dell’atmosfera in evoluzione nel tempo, sono un elemento indispensabile per una lettura del tempo “in tendenza”, ma non rappresentano mai “l’esatta situazione” in prospettiva.
Eppure, in maniera “dissennata”, molto spesso ci facciamo cogliere, a fasi molto alterne, da disegni deterministici ove una fase di “gelido freddo” sembra prospettarsi da qui a 10 gg. Questo tipo di “lettura” non può essere considerata come “previsione”, ma mera osservazione (ove vi sia una tecnica ben precisa) sulle possibili tendenze.
Molto più frequentemente si legge: “freddo intenso in arrivo sulla nostra Penisola…”, solo perché una serie di elaborazioni danno questa apparente risultanza. Nella realtà la questione è molto più complessa e proiettarsi oltre il limite temporale dei 4/5 gg., previsione ove l’attendibilità è al limite, senza alcun “pudore”, si rischia di forare qualsiasi tendenza.
In questo “calderone” di errori “cercati e voluti” entriamo un po’ tutti noi che, qualche volta, ci abbandoniamo a ciò che ci piacerebbe accadesse, senza sorvegliare il periodo previsionale che stiamo osservando.
Anche se la natura atmosferica può darci dei segnali “meno inquinati” a determinate soglie di altezza, essa resta sembra una pura espressione caotica e non facilmente gestibile, anche dal più esperto occhio umano.
In conclusione vorrei chiedere scusa ai lettori se qualche vola abbiamo “abusato dei modelli”, ricreando delle illusioni che sono rimaste tali. Il nostro obbiettivo resta sempre quello di un’informazione che sia il più corretta possibile e “scevra di virtuosismi” improbabili. Noi abbiamo preso a “schiaffi” i modelli, i modelli si sono presi gioco di noi.