Piogge localmente molto forti hanno investito le Filippine settentrionali. Nella parte est dell’isola di Luzon, per esempio, 361 mm sono stati registrati in 60 ore (tra lunedì mattina e mercoledì sera, ora locale) a Casiguran. A sudest, sulla più piccola isola Catanduanes, nello stesso periodo sono caduti 198 mm. A Casiguran, ulteriori 213 mm sono caduti nelle 24 ore successive, portando l’accumulo a 574 mm in 84 ore.
A Semijarka, in Kazakhstan, si sono registrati -45,6°C mercoledì 25 gennaio. Molte altre città sono scese sotto i -40°C, segnaliamo i -44,4°C di Pavlodar e i -40,5°C di Semipalatinsk.
218 mm di pioggia in 60 ore (tra domenica sera e mercoledì mattina) sono stati registrati all’aeroporto internazionale di Belize City, in Belize (America centrale). Questo quantitativo supera di oltre 75 mm quello medio del mese di gennaio.
Molto caldo in Uganda e Ruanda mercoledì 25 gennaio. Le temperature sono salite, raggiungendo valori di soli 1°-2°C inferiori ai record in varie località degli altopiani. Annientato invece il record di Kigali, in Ruanda, con 35,4°C, contro il precedente limite di 33,0°C del febbraio 2003.
52 mm di pioggia sono stati registrati ad Agadir, nel sud del Marocco, mercoledì 25 gennaio.
A Vioolsdrif, in Sudafrica, gli estremi termici di mercoledì 25 gennaio sono stati 30,6°/45,1°C.
Un nuovo ciclone tropicale, battezzato Boloetse, si muove sull’Oceano Indiano sudoccidentale, non lontano dal Madagascar. Mercoledì esso era centrato 150 miglia a est-nordest di Mananjary, appunto in Madagascar, con venti sostenuti a oltre 50 miglia orarie, e si spostava verso sud-sudovest a 10 miglia orarie. Il ciclone era previsto in movimento verso sud-sudovest nelle successive 36-48 ore, rimanendo ancora al largo, ma capace, secondo le previsioni, di interessare venerdì con la sua parte periferica il sudest del Madagascar, portandovi venti rafficosi e piogge intense. Giovedì Boloetse era centrato 185 miglia a est di Farafangana, in Madagascar, con venti sostenuti meno intensi rispetto al giorno precedente (fino a 40 miglia orarie), muovendosi verso sud a 7 miglia orarie. Il movimento più lento rispetto a quanto previsto 24 ore prima, ha fatto ritardare a sabato il momento previsto per l’arrivo dei venti rafficosi e delle piogge intense associati alla parte periferica del ciclone.
In Grecia, mercoledì 25 gennaio è stata una giornata molto fredda. Alcune minime: Salonicco -7,8°C, Kastoria -14,6°C, Larissa -8,0°C.
Sjenica, Serbia, -31,2°C, Sarajevo, Bosnia, -16,5°C, Sibiu, Romania, -23,4°C, Skopje, Macedonia, -17,8°C. Sono solo alcune delle minime davvero bassissime di giovedì 26 gennaio, giornata di gran gelo sui Balcani. La località più fredda è stata Miercurea Ciuc (m 662), in Romania, con -32,5°C di minima.
Gelate intense il 26 gennaio in Spagna a quote collinari, localmente anche pianeggianti in Catalogna e Paesi Baschi. Alcune minime: Logrono (363 m) -3,4°C, Saragozza (258 m) -3,0°C, Gerona (129 m) -3,6°C.
Forti venti freddi hanno battuto la base australiana di Mawson, sulla costa dell’Antartide Orientale, tra martedì 24 e mercoledì 25 gennaio. Venti sostenuti tra 50 e 65 miglia orarie hanno spirato per circa 24 ore fino a mercoledì sera, ora locale, accompagnati da temperature di qualche grado sotto lo zero.