Le ultime elaborazioni del modello di Reading continuano a convergere sulla concreta possibilità di un serio guasto meteorologico, il quale inizierebbe a prendere forma a partire dalla giornata di Martedì 10, con una progressiva caduta depressionaria fra Baleari e Sardegna dovuta al progressivo avvicinamento dalla Francia d’aria più fredda d’origine polare.
Prima di questo probabile cambiamento, si avrà al contrario una fase di tempo più stabile che coinciderà con il lungo week-end festivo dell’8 Dicembre: la perturbazione che attualmente interessa la nostra Penisola dovrà fare i conti con una progressiva rimonta anticiclonica da ovest, che pian piano inibirà gli effetti del flusso instabile oceanico.
Lo stesso anticiclone, in espansione verso il Mediterraneo Centro-Occidentale, avrà il merito di tamponare un tentativo di penetrazione d’aria fredda, proprio in corrispondenza dei giorni 7 ed 8 Dicembre. Una saccatura polare, che nelle previsioni dei giorni scorsi sembrava destinata ad impattare sulle nostre regioni, devierà la propria traiettoria verso i Balcani. Su questo non sussistono particolari dubbi e così sul nostro Paese giungeranno solo refoli d’aria più fredda nei medi-bassi strati, in un contesto anticiclonico.
Di questi tempi i campi anticiclonici stanno facendo solo brevissimi comparse in stile “toccata e fuga”. Anche in questo caso, secondo le ECMWF, non sembra dobbiamo attenderci nulla di diverso, visto il nuovo peggioramento che si prospetta a partire dalla giornata di Martedì, come già anticipato. L’Anticiclone atlantico tornerà ad arretrare il proprio raggio d’azione verso ovest ed una goccia fredda sulla Penisola Iberica fungerà da polo attrattore di un affondo freddo in discesa sull’Europa Centro-Occidentale.
La rapidità del processo ciclogenesi farà immediatamente attivare correnti di scirocco sui bacini occidentali del Paese, con le prime piogge per Martedì che potranno investire la Sardegna, ma il peggioramento a fine giornata potrà estendersi verso parte del Nord Italia, ove non si escludono nevicate fino al piano, specie sull’Emilia. Diverse cause concorrerebbero all’evento: in primo luogo il cuscinetto freddo sulla Val Padana, ma la posizione del vortice eviterebbe risalite sciroccali fin sul Nord Italia.
L’evoluzione che propongono le ECMWF risulta moderatamente fredda e marcatamente perturbata: fra Mercoledì e Giovedì si attende l’ulteriore approfondimento di un minimo di pressione fra Corsica, Sardegna ed Alto Tirreno, mentre il nucleo freddo (bassissimi geopotenziali e termiche gelide a 500 hPa) si posizionerebbe appena ad ovest, fra Golfo del Leone ed Isole Baleari.
Il poderoso nucleo ciclonico risulterebbe costantemente alimentato da un lungo corridoio freddo, addirittura proteso dal Mare di Barents. Solo sul finire della settimana, la depressione si muoverà ulteriormente verso est ed una consistente area depressionaria, presente fra Isole Britanniche ed Islanda, farebbe mancare l’ulteriore alimentazione d’aria fredda artica verso il Mediterraneo.
Quest’evoluzione ha un’attendibilità medio-alta, visto che è percorsa dalla stragrande maggioranza delle proiezioni modellistiche attualmente disponibili. Tuttavia, l’ultimissima corsa del principale modello americano (GFS06) ha spostato nettamente verso ovest la direzione dell’affondo depressionario freddo, a conferma di come sia ancora tutto in gioco ed il rischio di ritrattazioni è sempre molto elevato. Nonostante le simmetrie fra gli altri modelli, è necessaria pertanto ancora molta cautela, senza dimenticare di considerare i cambiamenti avuti qualche giorno orsono sull’evoluzione dei giorni 7-8 Dicembre, quando tutto sembrava andare nella direzione di un affondo freddo ed instabile diretto sul nostro Paese.