Già dall’inizio della settimana la discesa di aria fredda dall’Artico verso le Isole Britanniche e il Golfo di Biscaglia ha tagliato in due l’Europa, all’incirca lungo una linea N-S passante per Danimarca, Germania, Alpi e Italia. Con la depressione sulla parte ovest del continente aria calda nordafricana è risalita sulla parte orientale del continente verso i Balcani, la regione carpatica, le pianure della Russia occidentale e le Repubbliche Baltiche, raggiungendo poi la Finlandia.
Man mano che la depressione è avanzata nel cuore del continente, invadendo completamente la regione germanica e in parte la Polonia e la regione carpatica, l’asse di demarcazione fra l’aria calda e quella fredda è andato inclinandosi, diventando non più allineato N-S ma NW-SE. L’aria calda che risaliva quindi dalla Grecia e dall’Egeo verso il Mar Nero occidentale, l’ Ucraina e la Bielorussia, arrivata all’altezza delle Repubbliche Baltiche e dell’enclave di Kaliningrad ha cominciato a piegare verso NW, invadendo sempre più decisamente anche la Finlandia, la Svezia e la Norvegia, lasciando in parte fuori solo il settore meridionale di questi due paesi, coinvolti marginalmente nella circolazione depressionaria che nel frattempo ha portato il minimo verso la Germania.
Ieri, venerdì 7 maggio, si era realizzato compiutamente una sorta di “rovesciamento” climatico del vecchio continente, con l’aria fredda che scendeva verso l’Iberia e la Francia atlantica per poi piegare da ovest e dirigersi verso la regione germanica, quella alpina e l’Italia, con ormai coinvolti nella nuvolosità e nei fenomeni anche i paesi carpatici e danubiani, mentra l’aria calda risaliva ancora attraverso un sottile “ponte” anticiclonico sul Mar Nero e le pianure russe, per poi piegare nettamente verso ovest. Tutta la penisola scandinava era così interessata da correnti decisamente calde da est/sudest, ulteriormente riscaldate per effetto favonico nella discesa dalle Alpi Scandinave verso le coste norvegesi, dove abbiamo avuto la “bolla” d’aria più calda, riferita alla quota di 850 hpa, mentre le temperature più elevate al suolo sono state raggiunte in Finlandia, essendo la Norvegia chiaramente mitigata dalle fresche acque oceaniche.
L’aria calda, superata la Norvegia, è andata a raggiungere, rinfrescata dal transito sul Mare del Nord, arrivando appunto con venti caldi da est/nordest (!), anche la parte orientale della Gran Bretagna, dove le temperature sono leggermente risalite rispetto ai valori, molto bassi per il periodo, registrati nei giorni precedenti, e dove la linea di demarcazione tra le due masse si è tradotta in una banda nuvolosa foriera di piogge diffuse sull’isola.
Il 7 maggio è stata la giornata “clou” di questa sorprendente ondata di caldo, che sta regalando ai paesi scandinavi un anticipo di estate, con caldo oltretutto accompagnato da cielo per lo più sereno o poco nuvoloso e bassi tassi d’umidità, senza dimenticare che le giornate oltre il 60° parallelo sono già lunghissime (già a questa latitudine le notti non diventano mai del tutto buie), per cui sicuramente vi è stata un’autentica esplosione delle attività all’aperto, come è tipico dei popoli nordici quando il tempo assume queste caratteristiche.
Ora l’alimentazione calda va riducendosi, con la “rottura” del ponte anticiclonico, quindi la cellula di alta dinamica che si è formata sulla Scandinavia va in cut-off, ma presto sarà demolita per il rinforzo delle correnti fredde associate alla depressione siberiana, che si andrà spostando verso ovest. Dove ora si superano ampamente i 20°C di massima e spesso i 10°C di minima, a metà della prossima settimana vi potranno essere gelate notturne e nel nord Norvegese, in Lapponia e nell’est finlandese potrà cadere la neve.
Vediamo qualche dato di massime di ieri, confrontandolo con le medie del periodo e con i record storici, localmente eguagliati o battuti.
In Finlandia Pori ha raggiunto i 27°C (media delle massime di maggio 13°C, record storico 27°C, quindi uguagliato), Tampere 24°C (media 14°C, record 27°C), Oulu 23°C (media 11°C, record 25°C), Rovaniemi, la città di Babbo Natale (sul Circolo Polare) 21°C.
In Svezia Stoccolma Arlanda è arrivata a 24°C (media 15°C, record 27°C), Lulea 21°C (media 10°C, record 27°C), Kiruna, nel cuore della Lapponia, 21°C (media 6°C, record 17°C, ampiamente battuto).
In Norvegia Alesund è arrivata a 20°C (media 11°C, record 22°C), Trondheim 25°C (media 13°C, record 27°C), Narvik 22°C (media 8°; record 22°C, uguagliato), Tromso 20°C (media 7°C, record 22°C), Alta, a quasi 70°N, 19°C (media 7°C, record 20°C).
Anche oggi fa caldo e la giornata dovrebbe avvicinare, ma forse non uguagliare, i fasti di ieri. Alle ore 10 (le 11 finlandesi) si registravano i seguenti valori: Tromso 13°C, Trondheim 21°C, Stoccolma Arlanda 20°C (minima 9°C), Rovaniemi 18°C (minima 8°C), Tampere 21°C (minima 10°C), Pori 21°C (minima 12°C).