604.000 kmq, estesa fra 44° e 55°N, pianeggiante a est, collinosa a ovest, fino a montuosa nel piccolo settore dei Carpazi che le appartiene (altezza massima 2061 metri), ritorna nuovamente pianeggiante in quel piccolo lembo ucraino di pustza ungherese a occidente dei Carpazi stessi. A sud ci sono a est il Mar d’Azov e a ovest il Mar Nero, con i loro effetti mitigatori (più il secondo del primo, piccolo bacino semichiuso e quindi con maggiore escursione termica stagionale delle acque), più significativi sulla costa sud della Penisola di Crimea, riparata dai venti freddi appunto dai Monti di Crimea, che toccano i 1645 metri.
Si individuano 4 aree climatiche:
1. nord e ovest del paese (i settori oltre il 49°N e a ovest del 28°E) con clima temperato fresco della foresta subcontinentale, con precipitazioni annue tra 500 e 1000 mm.
2. il sud con clima steppico umido con inverno freddo (precipitazione annue 250-500 mm)
3. il settore carpatico con clima di montagna (precipitazioni annue 1000-1500 mm)
4. la costa sud della Crimea con clima mediterraneo, ovvero subtropicale con inverno umido ed estate secca (precipitazione annue tra 500 e 1000 mm)
Nei settori 1.,2. e 3. le piogge sono in prevalenza estive, nel settore 4. sono invece prevalentemente invernali. In estate infatti la parte più meridionale del paese, appunto la penisola di Crimea, è quella che più frequentemente viene a trovarsi sotto l’ombrello protettivo degli anticicloni subtropicali e anche quando infiltrazioni di aria fresca dalle alte latitudini originano, facendo sollevare colonne di aria calda dalle pianure ben riscaldate dal sole (nelle giornate di sole con scarsa ventilazione si superano spesso i 30°, soprattutto se la matrice anticiclonica è di natura nordafricana), le condizioni ottimali per lo sviluppo di temporali in prevalenza tardo-pomeridiani, il rilievo dei Monti di Crimea spesso è sufficiente a preservare la costa meridionale della penisola dai fenomeni. Crimea a parte, comunque, tutta la fascia sotto i 48°/49°N ha minori piogge estive in quanto spesso le correnti fresche riescono a penetrare solo nella parte più settentrionale del paese.
Quello stesso rilievo in inverno, e in minor misura in autunno e in primavera, è responsabile al contrario delle piogge intense sulla costa sud della Crimea, bloccando per effetto stau l’umidità che le correnti meridionali innescate al transito delle depressioni delle medie latitudini trasportano verso l’Ucraina. Dove alle spalle della linea di costa non c’è rilievo manca l’effetto stau e le precipitazioni, relativamente frequenti, sono però in genere deboli. In luglio l’isoterma 20° al livello del mare sta attorno al 49°N nella parte ovest del paese, ma sale fino al 52°N nella parte est, caratterizzata da maggiore continentalità (e infatti vedremo che al contrario in inverno a parità di latitudine fa più freddo a est che a ovest).
La posizione orientale sullo scacchiere europeo dell’Ucraina la rende, malgrado la latitudine relativamente bassa, piuttosto vulnerabile alle irruzioni fredde di matrice russo-siberiana che trasportano a volte già in novembre, ma più spesso da dicembre a metà marzo, aria molto fredda verso il paese, con la sola costa meridionale della Crimea parzialmente riparata. Il ristagno dell’aria fredda, più pesante, nei bassi strati, è poi spesso all’origine di potenti inversioni termiche. Una volta che le correnti ruotano dai quadranti occidentali o meridionali, la presenza di questi strati d’inversione favorisce inizialmente la caduta di neve o talvolta di pioggia congelantesi, con la precipitazione che può poi girare in pioggia a partire dalle zone costiere se si rompe lo strato d’inversione. Portano decisamente neve invece le perturbazioni che si generano in seno a saccature alimentate da aria fredda proveniente dalla Scandinavia.
Quando al seguito di irruzioni fredde il tempo si stabilizza le inversioni termiche causano la discesa del termometro a livelli molto bassi nei valori minimi notturni, che non di rado raggiungono i -20°C, in particolare nelle zone interne. In gennaio l’isoterma -5°C al livello del mare si posiziona intorno al 49°N nell’ovest del paese ma scende fino al 47°N a est, siamo ancora intorno a -2°C sulla costa del Mar Nero e a -3°C su quella del Mar d’Azov, mentre il crinale dei monti di Crimea è attraversato dalla 0°C, delimitando così un sottile lembo a meridione di questa catena, unica zona del paese con isoterma di gennaio positiva.
Soprattutto nel settore 1., cioè nelle zone più lontane dal mare, le stagioni intermedie sono spesso piuttosto brevi, ma sono anche spesso piacevoli, prive come sono di eccessi termici e caratterizzate da molte giornate di sole e minore frequenza di eventi temporaleschi rispetto all’estate. I periodi più gradevoli sono da metà aprile a metà maggio (periodo in cui però il disgelo trasforma i campi innevati in pantani) e da inizio settembre a metà ottobre.
Dalla fine di maggio fino a tutto agosto le medie climatologiche indicano temperature non eccessive, ma esse risultano mediate tra periodi anche decisamente freschi e perturbati e fasi di caldo anche intenso, soprattutto in coincidenza con depressioni situate sul Mediterraneo centrale, con conseguente richiamo caldo sul bordo orientale delle stesse. In questi casi le temperature massime superano di parecchi gradi i 30°C. Un esempio eclatante lo abbiamo avuto negli ultimi giorni di maggio 2007, quando in Ucraina sono stati battuti molti record di caldo, con temperature massime spesso oltre i 35°C.
Cominciamo a vedere qualche numero partendo dalla zona 1., dove da est a ovest troviamo Harkov, la capitale Kiev e L’viv. Harkov (50°N, 36,3°E) ha questi valori termici, in °C come anche i successivi: gennaio -6,8°/-9,8°/-3,8°, aprile 8,5°/3,8°/13,2°, luglio 20,9°/15,4°/26,5°, ottobre 7,5°/3,4°/11,6°, anno 7,5°/3,3°/11,8°. Le precipitazioni sono abbastanza abbondanti in estate (luglio 65 mm, giugno 64), scarse in inverno (febbraio 31 mm, marzo 34, gennaio 40) e ad aprile e settembre (36 e 37 mm), mentre valori tra 40 e 60 mm caratterizzano gli altri mesi. Il totale annuo è di 537 mm.
Kiev (50,4°N, 30,4°E) riceve 598 mm/anno, anche qui con minimo invernale (febbraio 34 mm, marzo 38, gennaio 39) e massimo estivo (luglio 77 mm, giugno 69, agosto 64). Le temperature: gennaio -5,6°/-8,6°/-3,1°, aprile 8,1°/3,8°/12,5°, luglio 20,4°/14,9°/25,3°, ottobre 8,0°/4,2°/11,9°, anno 7,6°/3,7°/11,6°. Nella più occidentale, e un po’ rialzata, L’viv (49,8°N, 24°E, 325 m) si riduce ancora la continentalità e quindi l’escursione stagionale: gennaio -4,3°, aprile 7,6°, luglio 18,2°, ottobre 8,2°, anno 7,3°.
Nel piccolo settore trans-carpatico, ai confini con Ungheria e Slovacchia, Uzgorod appare un po’ meno fredda in inverno (ma anche in autunno e primavera) e più piovosa delle città di pari latitudine poste a est dei Carpazi. Queste le medie: gennaio -2,8°, aprile 10,7°, luglio 19,9°, ottobre 10,2°, anno 9,6°. Le precipitazioni arrivano a 740 mm/anno, piuttosto ben distribuite visto che si passa dai 45 mm di aprile e 46 di febbraio agli 88 e 85 di giugno e luglio.
Nella zona 2. cominciamo a vedere Odessa (46,5°N, 30,6°E), grande porto sul Mar Nero. Il mare mitiga relativamente le temperature invernali e in gennaio la media è -2,6°. Gli altri dati termici sono: aprile 8,7°, luglio 22,3°, ottobre 11,0°, anno 9,8°. La città riceve solo 401 mm/anno di piogge, più spesso protetta rispetto al nord dall’anticiclone in estate (33 mm in agosto, 31 in settembre, un po’ più bagnato luglio con 44 mm), come il nord con scarsa piovosità/nevosità invernale date la modesta convezione e l’assenza di rilievi a causare effetto stau (febbraio 24 mm, marzo 25, gennaio 28). Il mese più piovoso è così giugno, con 51 mm.
Più freddo l’inverno, anche nel sud, quando ci si allontana dal mare. A Kirovograd (48,5°N, 32,2°E) abbiamo questi dati: gennaio -5,0°, aprile 8,4°, luglio 20,6°, ottobre 8,4°, anno 8,0°. Le precipitazioni arrivano a 500 mm/anno, con valori estivi più elevati che nell’estremo sud (luglio 71 mm, giugno 66, questi sono i due mesi più piovosi) e al solito minimi invernali (marzo 28 mm, febbraio 29, gennaio 31). Zaporozje, nel sudest (47,8°N, 35,2°E, 456 mm/anno) conferma che andando verso sud calano le piogge estive (giugno, mese più piovoso, cumula 54 mm, ma a luglio ne cadono solo 40). Questa località ha poi un massimo secondario tardo autunnale (dicembre 50 mm), mentre primo autunno e tardo inverno sono i periodi più asciutti.
Nel prossimo articolo vedremo i dati climatici di alcune località della Crimea.