La previsione si basa sull’osservazione dei dati di previsione del modello matematico a lungo termine CFS, modello che presenta tuttavia numerose incertezze, come già indicato in precedenti articoli.
L’esame delle condizioni del Pacifico Equatoriale, suddiviso in quattro zone, mostra che un debole Nino ha avuto effetti prevalenti sulla zona poco a nord dell’Equatore, tra le coste Ecuadoriane e Colombiane, dove ha raggiunto una massima anomalia termica di +1,0°C oltre la norma, in particolare nel mese di Agosto, e dove è tutt’ora presente un’anomalia positiva.
Nelle altre zone, un debole Nino si è verificato in Agosto, tuttavia le isoterme oceaniche sono già in calo al largo delle coste peruviane ed la largo dell’Equatore, preannunciando l’inizio del fenomeno opposto, cioè La Nina, un anomalo raffreddamento delle acque del Pacifico.
Stando alle previsioni del modello matematico CFS, ed anche con il conforto delle ensemble di tale modello, possiamo annunciare il prossimo inizio di una Nina piuttosto robusta, su tutti i settori del Pacifico esaminati, non particolarmente intensa, ma sicuramente duratura, in quanto sembrerebbe permanere a lungo, spingendosi almeno fino al mese di Luglio 2009 e forse anche oltre.
Come visibile dal grafico allegato, e riferito alla zona 3.4, alcuni membri delle Ensemble del modello matematico ci proporrebbero anche una Nina eccezionalmente intensa, con anomalie termiche fino a -3°K, anche se la probabilità è piuttosto bassa.
Altri modelli matematici oceanici, che si spingono ancora più in là con le previsioni, annuncerebbero il ritorno di condizioni di equilibrio indifferente, o, addirittura, di un nuovo debolissimo Nino, nel prossimo Autunno 2009.
Noi possiamo fare solo alcune considerazioni.
Il probabile calo della radiazione solare, seppur debole, (è passato dai 1362 W/mq dell’Estate 2003 agli attuali 1360,8), potrebbe anche influenzare la frequenza con la quale si verificano gli episodi Nino – Nina, in quanto, nell’ultimo periodo, il Nino è apparso debole, mentre la Nina è in fase di deciso rafforzamento, un po’ al contrario di quanto è mediamente stato negli ultimi vent’anni.
Sicuramente, la presenza di una robusta Nina manterrà piuttosto basso il valore del Riscaldamento Globale, che risente molto di questo alternarsi di fasi Nino-Nina.