Una fascia anticiclonica si trova protesa dalla Penisola Iberica alla Russia sud/occidentale, con valori di pressione medio-alti al suolo. Nettamente più fragile il campo barico alle quote più alte dell’atmosfera e questo è il principale motivo delle condizioni meteorologiche non perfettamente soleggiate su tutte le regioni italiane.
A circa 5500 metri d’altezza si palesa la presenza di un modesto asse di saccatura, annessa ad un piccolo vortice ciclonico attualmente presente sulla Tunisia. Questa debole area vorticosa (denominata anche goccia fredda), con relativo poletto freddo in quota, è associata a masse d’aria umide nei bassi strati, che incentivano ulteriormente i contrasti termoconvettivi sul mare. Nella giornata di ieri il debole minimo in quota era posizionato sull’Algeria, con instabilità e qualche temporale nei pressi della Sardegna.
Quest’oggi, a causa del lieve spostamento verso est dell’insidioso piccolo vortice, l’area nuvolosa lambisce più direttamente la Sicilia e lo Ionio meridionale, con le propaggini nuvolose che coinvolgono in parte la Calabria. Non mancano inoltre dei nuclei temporaleschi, che si tengono in prevalenza in mare aperto, coinvolgendo a tratti l’Isola di Lampedusa. L’effetto di quest’area instabile andrà esaurendosi nelle prossime ore, con l’ulteriore traslazione verso est della piccola goccia fredda, in direzione della Libia.
Domina il sole sul resto d’Italia, ma nubi iniziano ad affacciarsi sulle regioni di Nord-Ovest: un debole flusso umido sud occidentale, richiamato dal lento avvicinamento di un sistema nuvoloso in arrivo dall’Europa Nord-Occidentale, sta penetrando sui settori più occidentali. Si tratta delle prime infiltrazioni d’aria umida, che andranno a crescere nelle prossime ore, in attesa del transito della perturbazione previsto per la notte fra Martedì e Mercoledì. La regione più direttamente interessata da quest’avamposto di deboli correnti umide è la Liguria, ove le infiltrazioni marittime trovano immediatamente lo sbarramento orografico dei rilievi montuosi.
Tali correnti umide sono pertanto costrette forzatamente a salire di quota, nonostante la presenza di un campo di Alta Pressione, condensando in nubi. Qualche pioggia, a carattere piuttosto debole ed intermittente, ha finora interessato esclusivamente la provincia di Genova, mentre sulle restanti regioni nord-occidentali le nubi non stanno dando luogo a nessun tipo di fenomeno.
L’altro elemento di maggior rilievo, in virtù della presenza di un campo anticiclonico nei bassi strati, è la nebbia in Pianura Padana, ma anche sulle valli alpine con conseguenti inversioni termiche. Le maggiori riduzioni di visibilità hanno interessato in mattinata i settori centro-orientali, soprattutto tra il Veneto e la pianura emiliana. Su queste stesse zone, tra il ferrarese ed il ravennate, anche nelle ore centrali del giorno la visibilità non è migliorata in misura rilevante, con la persistenza di dense foschie, le quali hanno limitato la risalita termica delle temperature, rimaste al di sotto dei 15 gradi.
Clima decisamente più tiepido sulle regioni centro-meridionali, ma solo in alcune zone di Calabria, Sicilia e Sardegna si superano ancora di poco i 20 gradi. Nei prossimi giorni sul Nord si consoliderà ulteriormente la veste autunnale, per il sopraggiungere di una perturbazione che porterà nubi e precipitazioni. La fase instabile gradualmente si propagherà alle restanti regioni durante la settimana, mentre appare ridimensionato il calo termico atteso al seguito dell’affondo perturbato.