È durata relativamente poco la pausa stabile e mite che ci ha tenuto compagnia nel corso del weekend oramai archiviato. Vero è che più che primavera pareva d’essere quasi in estate, tuttavia non ci si dovrebbe scandalizzare più di tanto a fronte del tanto discusso cambiamento climatico. Un fenomeno ampiamente studiato, tanto che periodicamente vengono pubblicati studi più o meno allarmanti circa la previsione di scenari meteorologici futuri.
Quanto appare ai nostri occhi, oramai da un po’ di tempo a questa parte, è innegabile abbia tutte le parvenze di quanto sopra esposto. Dati reali dimostrano un inverno particolarmente mite su tutto il Continente europeo. Stagione mancata anche il altri luoghi del Pianeta laddove è consuetudine avere gelo e neve, leggasi Cina nord orientale. Tuttavia, quasi a voler riconquistare il terreno perduto, vi sono luoghi dove attualmente si respira aria prettamente invernale, da pieno gennaio.
Volgendo lo sguardo al nostro “piccolo” orticello” peninsulare, il trend al rialzo termico non può che trovare conferma. D’altro canto v’è da registrare un febbraio ricco di precipitazioni in molte delle nostre regioni e marzo, almeno ora, sembra promettere altrettanto. L’Atlantico, quello consono alla stagione autunnale degli anni che furono, s’è svegliato dal suo lungo torpore. Addirittura è possibile osservare nuovamente una Depressione d’Islanda in grande spolvero.
Osservando l’immagine satellitare è possibile distinguere chiaramente il perno barico attorno al quale ruotano, in senso antiorario, le nubi. Un’ampia figura che pilota, in seno a più o meno tese correnti occidentali, vari sistemi frontali in direzione dell’Europa occidentale, Centrale, Meridionale e persino Settentrionale. Appena ieri ha piovuto nuovamente, localmente intensamente, in varie zone della Francia e della Germania, con blando coinvolgimento delle nostre regioni Nord occidentali.
Preambolo di un altro peggioramento atteso nella giornata odierna e che, presumibilmente, porterà spiccata instabilità per buona parte della settimana in particolare nelle regioni Centro meridionali.
Attualmente è in transito un primo fronte freddo, annesso direttamente al ciclone d’Islanda, che porta nubi e precipitazioni a carattere diffuso al Nord, Sardegna ed alto Tirreno. Localmente attesi dei rovesci anche di moderata intensità. La rapida progressione verso Est determinerà un peggioramento anche sulle regioni del medio Tirreno, medio Adriatico e Sicilia occidentale. Altrove aumento deciso della nuvolosità ma fenomeni meno importanti.
In serata attesa una recrudescenza dei fenomeni ad iniziare dalle regioni Settentrionali, in rapida espansione ad alto e medio Adriatico, mentre all’estremo Sud giungerà il peggioramento che al pomeriggio darà visita alla Sicilia e parte delle regioni del basso versante tirrenico. Tale nuova intensificazione sarà però frutto di un minimo barico che, transitando sulla Francia Sud orientale, andrà poi ad isolarsi prima sulla Sardegna, poi sul nord Africa. E di li avremo una prosecuzione della fase instabile al Centro Sud per il resto della settimana.