Un mese di maggio che a gran parte degli italiani ha dato l’impressione di essere particolarmente fresco, con le amministrazioni locali che in varie località del centro-nord hanno prolungato il periodo di accensione degli impianti di riscaldamento domestici, è stato durante i primi dieci giorni, appena 1°C grado più freddo della norma 1961/90. Ma estendo il confronto ai primi 15 giorni del mese e confrontandoli con le medie globali del mese, scopriamo che al momento l'”anomalia”, intesa come differenza dalla media, è di 2°C.
Analizzando più nel dettaglio i dati a disposizione (fonte metar e synop) si rileva che la zona d’Italia più penalizzata dal clima fresco e piovoso durante i primi dieci giorni del mese, è stata quella nord-occidentale, seguita a ruota dal nord-est, dal versante centrale tirrenico e dalla Sardegna. In questi settori i valori termici medi sono stati tra 1 (Centro tirrenico e Sardegna) e 2.3°C (Nord-Ovest) inferiori alla norma del periodo.
Più miti il versante centrale adriatico, il Sud peninsulare e la Sicilia, con valori termici medi compresi tra 0.1 e 0.6°C sotto la media.
Anche la seconda decade del mese è iniziata sulla falsariga della prima. Solo il Nord-Ovest sta godendo di giornate in linea con la norma climatologica, mentre altrove le temperature sono tra 1 e 2°C inferiori alla media del periodo. Particolarmente penalizzato in questi ultimi giorni il settore centrale adriatico, dove le temperature sono di 2.3°C inferiori alla norma.
Evidente inoltre la tendenza, causa l’estesa copertura nuvolosa e le precipitazioni, che hanno caratterizzato i primi 15 giorni del mese, ad avere scarse differenze termiche diurne, con le temperature minime, tra 1 e 2°C inferiori alle medie globali di maggio, e le massime tra 1.7 e 3.3°C sotto la norma.
Sul fronte delle precipitazioni il Nord, il versante tirrenico e la Sardegna sono state le zone più interessate da fenomeni diffusi e talvolta anche intensi.
Piogge abbondanti al Nord-Ovest, con cumulati giornalieri fino a 76 mm a Piacenza e 52 mm a Genova. Al Nord-Est molti i giorni di pioggia ma con accumuli giornalieri non eccessivi. In Sardegna piogge abbondanti e diffuse specie nel nord dell’isola ed ancora fenomeni rilevanti su Toscana, Lazio e Campania, sia in termini di giorni piovosi, sia localmente per quantità.
In gran parte d’Italia le piogge delle prime due settimane superano i valori “normali” del periodo 1961/90 o per quantità o per numero di giorni di pioggia.
Vediamo nel dettaglio i dati del periodo 1/15 maggio di un campione di località, con nell’ordine i valori dei seguenti parametri:
1) giorni di pioggia
2) quantità di pioggia caduta
3) quantità massima caduta in un giorno (tra parentesi la data)
4) giorni di pioggia attesi (1961/90)
5) quantità di pioggia attesa (1961/90)
TORINO 7 70 37 (5) 10 120
MILANO 5 30 20 (4) 9 97
BERGAMO 7 67 19 (5) 11 127
GENOVA 7 73 52 (4) 7 76
PIACENZA 6 105 76 (4) 8 71
BOLZANO 9 45 17 (5) 10 82
VENEZIA 9 80 36 (4) 8 69
VERONA 10 60 27 (4) 9 86
RIMINI 10 20 8 (6) 7 50
TRIESTE 9 70 20 (8) 9 81
PISA 8 61 24 (5) 7 61
FIRENZE 10 87 30 (8) 9 73
GROSSETO 7 29 12 (5) 6 40
ROMA FIUMICINO 7 N.D. 14 (4) 4 32
ISOLA DI PONZA 5 12 32 (8) 3 21
FALCONARA 9 12 2 (4) 7 60
PESCARA 6 10 7 (5) 8 71
FOGGIA 3 12 6 (4) 5 37
BARI 4 4 3 (5) 5 37
SANTA MARIA DI LEUCA 6 40 18 (14) 3 19
NAPOLI 4 38 19 (6) 6 50
CAPO PALINURO 10 31 13 (6) 5 40
LAMEZIA TERME 8 13 7 (6) N.D. N.D.
MESSINA 4 5 2 (3) 4 32
PALERMO 3 5 4 (5) 3 26
TRAPANI 5 23 17 (3) 3 17
GELA 3 12 8 (4) 2 17
CAGLIARI 6 42 28 (6) 4 24
ALGHERO 9 71 29 (3) 4 25
Il mese di maggio in corso si configura quindi come fresco e soprattutto molto piovoso, con cumulati di pioggia che in alcune località sono del doppio superiori alla norma.
Un passo indietro di 20 anni – negli anni 70/80 primavere simili all’attuale erano più comuni – che potrebbe essere un evento isolato in un trend delineato verso estati sempre più anticipate, o forse, un primo indizio di cambiamento di tendenza.