L’elemento saliente a breve termine.
Gli strascichi dell’attuale peggioramento dovrebbero tenerci compagnia sino al sabato, tuttavia le regioni che verranno interessate dalle precipitazioni saranno poche, concentrate sui bacini di ponente. A nord è atteso invece un consistente aumento di pressione, frutto dell’espansione orientale dell’Alta Pressione delle Azzorre.
L’elemento saliente a medio termine.
Miglioramento che dovrebbe rivelarsi temporaneo, il fulcro anticiclonico andrebbe a posizionarsi in pieno Oceano e sfruttando un affondo perturbato in prossimità del Canada, si ergerebbe verso nord in direzione della Groenlandia. Verrebbe così a crearsi un blocco anticiclonico possente, tale da impedire il flusso oceanico verso ovest. Porte aperte sull’Europa centro occidentale, ove si catapulterebbe una vasta e profonda onda depressionaria ascrivibile ad un’area di Bassa Pressione stazionante tra la Scandinavia ed il Mare del Nord. Affondo che punterebbe il Mediterraneo, portando un sensibile calo termico e diffuso peggioramento meteo.
L’elemento saliente a lungo termine.
Nel corso del precedente editoriale ci soffermammo sulla durata di una ferita barica di tal portata. L’analisi odierna conferma una prima settimana novembrina all’insegna del tempo prettamente autunnale.
Il trend a lungo termine:
Ulteriori impulsi instabili-perturbati si getterebbero verso sud, sfruttando la lacuna barica presente sul Mediterraneo. Condizioni meteo che si manterrebbero autunnali, forse persino più fredde della media stagionale.
Elementi di incertezza:
Il primo elemento di incertezza risiede nella formazione di quel blocco anticiclonico oceanico che darebbe luogo all’affondo ciclonico scandinavo. Tuttavia lo riteniamo assai probabile, da valutarne quindi tenuta e asse direzionale.
Deriva quindi una relativa insicurezza nell’identificare l’obbiettivo primario dell’onda perturbata. Potrebbe essere l’Europa occidentale, con graduale interessamento peninsulare, ma non escludiamo che il bersaglio primario possa divenire l’Italia, a seconda della traiettoria scelta dall’impennata dell’Alta Pressione oceanica.
Fattori di normalità climatica:
Osservando i diversi diagrammi termico-barici relativi alle diverse località peninsulari, notiamo una tendenza a deciso calo termico negli ultimi giorni del mese.
Tendenza confermata anche in avvio di Novembre, il che confermerebbe la persistenza ciclonica settentrionale su gran parte del Continente. Precipitazioni che appaiono consistenti e che risentirebbero della profonda ondulazione proveniente dalla Scandinavia.
Focus: evoluzione sino al 04 novembre 2008
Primo passo previsionale che ci condurrà alla prossima settimana. Periodo nel quale alcune delle nostre regioni risentiranno dell’azione instabilizzante iberica, in graduale spostamento verso sudovest. Rovesci che permarranno su isole ed al sud, ma non si tratterà certo di fenomeni continui. Sul resto della penisola si prevede un netto miglioramento, frutto dell’Alta Pressione delle Azzorre in ingresso sull’Europa centro occidentale.
Miglioramento che interesserebbe poi tutte le regioni, ma che si rivelerebbe temporaneo. In prossimità del prossimo week end ecco manifestarsi un importante cedimento barico sull’Europa occidentale, ove si catapulterebbe la depressione scandinava incentivando un intenso peggioramento. Ampia onda perturbata che progredirebbe ad est, convogliando aria fredda settentrionale nel Mediterraneo centrale. Tempo quindi in netto peggioramento e condizioni meteo che diverrebbero di colpo tardo autunnali.
Evoluzione sino al 09 novembre 2008
Prima settimana novembrina che potrebbe rivelarsi instabile-perturbata, frutto di ulteriori apporti ciclonici dai quadranti settentrionali.
In conclusione.
Giunti al giro di boa settimanale trovano conferma le ipotesi peggiorative proposte nel corso delle analisi precedenti. Un Autunno che sembra volersi riprendere, con gli interessi, la scena che gli compete.