Diversi sono i detti popolari che accompagnano questo mese, basati su di una lunga esperienza da parte di contadini che basavano le previsioni di raccolto sulle quantità di pioggia cadute in questo mese.
Infatti, il noto proverbio “Aprile – ogni goccia un barile”, si riferisce principalmente a questo, al fatto che le piogge abbondanti di questo periodo favoriscono un importante raccolto di uva da vino nei mesi autunnali.
Ma potrebbe intendersi che le piogge di questo mese sono particolarmente abbondanti, che, quando piove, lo fa a rovesci intensi, ed abbondanti.
Per quello che riguarda i ritorni del freddo, essi sono principalmente due, il così detto “nodo del cuculo”, che si verifica attorno al 10 Aprile, coincidente con il periodo nel quale il cuculo torna a farsi sentire tra gli alberi, ed il “nodo di San Marco”, che si verifica il giorno 25 Aprile.
Insolitamente, questo ritorno del freddo per il 10 di Aprile previsto dalla saggezza popolare, coincide anche con i dati statistici trentennali delle nostre stazioni di rilevamento.
Infatti, notiamo un insolito passo indietro della stagione primaverile, proprio in corrispondenza della seconda decade del mese di Aprile, tanto da rientrare, come detto, di talune località italiane.
Tale calo termico si evidenzia soprattutto nelle località di montagna, ed in quelle del Meridione italiano.
La zona montana di Campobasso, ad esempio, presenta delle temperature minime di +5,8°C e delle massime di +13,3°C durante la prima decade di Aprile.
Nella seconda, invece, le medie passano rispettivamente a +5,4°C e +12,7°C, con una diminuzione media di mezzo grado.
A Bari la temperatura massima diminuisce di 0,8°C tra la prima e la seconda decade del mese di Aprile, passando da un valore medio di +17,8°C ad uno di +17,0°C.
Roma Urbe, non presenta differenze termiche con la prima decade, con un leggero aumento della massima (+0,3°C), compensato da un calo della minima (-0,3°C).
Tale interruzione in quella che dovrebbe essere una costante risalita, in quanto la radiazione solare aumenta continuamente, rappresenta un’eccezione per il normale anno solare, che, sulle medie trentennali, presenta sempre un andamento regolare, con calo termico fino al minimo della 1° decade di Gennaio ed un aumento fino alla 3° decade di Agosto.
Poiché, come detto, la radiazione solare aumenta, e non diminuisce, nel passaggio dalla prima alla seconda decade di Aprile, possiamo considerare come causa del calo termico la prevalenza di situazioni di apporti di aria fredda da settentrione sul nostro Mediterraneo Centrale, che provocano maltempo accentuato in particolare sul nostro Centro Sud.
Da notare che anche il “nodo di San Marco” corrisponde, approssimativamente, ad un altro periodo freddo che si verifica, solitamente, tra il 18 ed il 22 Aprile, con vari esempi di ondate di freddo quasi invernale che si sono verificate in passato durante queste date (uno per tutti: l’ondata di gelo e di neve del 18 Aprile 1991).