L’elemento saliente a breve termine.
Va manifestandosi un miglioramento delle condizioni meteo. Non per tutti, perché in alcune regioni permarranno rovesci e qualche temporale, mentre in altre il tempo è già buono e le piogge non vi sono state. O quasi. Ora à in atto un incremento della pressione, complice l’Alta Pressione delle Azzorre che dall’Atlantico si spinge verso l’Europa centro occidentale.
L’elemento saliente a medio termine.
Tuttavia, ed oggi v’è una notevole concordanza tra i principali Global Models, il fulcro anticiclonico si manterrà in Atlantico, ove poi si ergerà a muro delle miti correnti oceaniche. Un ponte stabilizzante, in abbraccio groenlandese, che convoglierà il Vortice Polare verso sudovest, ove persiste una falla barica a seguito della depressione iberico-marocchina in essere. Tempo in netto peggioramento, sin sull’Italia, aria Polare Marittima porterà condizioni invernali sul Vecchio Continente.
L’elemento saliente a lungo termine.
Le proiezioni long-range evidenziano una persistenza della ferita barica in sede continentale, alimentata da ulteriori apporti perturbati settentrionali.
Il trend a lungo termine:
V’è da stabilire il posizionamento del nucleo ciclonico principale, ma pare che la dislocazione occidentale possa favorire un’intensa fase piovosa nel Mediterraneo centrale, supportata da intense correnti sud occidentali.
Elementi di incertezza:
Emerge, dal passo precedente, una sostanziale incertezza circa la posizione assunta dalla depressione Polare. Appurato che il peggioramento vi sarà – importante – dovremo valutare aree colpite dalle precipitazioni, intensità delle stesse e aspetto termico.
Stante le varie elaborazioni degli ultimi giorni, pare che i settori più interessati possano essere quelli tirrenici ed il nord in genere.
Fattori di normalità climatica:
L’analisi del diagramma termico-barico relativo alle varie località peninsulari mostra uno scossone termico negativo, nel medio periodo. La prossima settimana potrebbe far più freddo della media.
A seguire, temperature in ripresa ad opera di tese correnti sud occidentali. Per quel che concerne le precipitazioni, linea non certo piatta, tutt’altro. Fenomeni importanti che dovrebbero riguardare, indistintamente, tutte le regioni.
Focus: evoluzione sino al 06 novembre 2008
Fine settimana e primissimi giorni della nuova che proporranno condizioni di prevalente stabilità ad opera di campo anticiclonico oceanico esteso su Europa occidentale, centrale e Mediterraneo. Permane, al sud, prevalentemente sul nord Africa, un conflitto tra correnti umide meridionali e fresche settentrionali, queste ultime innescate da figura di Bassa Pressione tra Grecia e Mar Nero. Condizione ideale al manifestarsi di instabilità diurna che dovrebbe colpire le isole e l’estremo sud.
Poi, da martedì, primi cenni di cambiamento. Fenomeni dapprima sulle Alpi, poi ecco il giro di boa settimanale spingere le precipitazioni a tutte le nostre regioni. Piogge, rovesci, temporali, occasionali grandinate e neve sui rilievi, con quota in progressivo calo su Alpi ed Appennino settentrionale all’ingresso di correnti più fredde settentrionali. Giungerà inoltre un nocciolo di aria fredda in quota, con valori negativi notevoli per il periodo: sino a -30. Maltempo che dovrebbe proseguire per gran parte della prima settimana novembrina, ma è probabile che le correnti ruotino da sudovest.
Evoluzione sino al 11 novembre 2008
Ribadiamo quanto detto nel corso dell’analisi precedente, del mercoledì, quando si pose l’accento su ulteriori apporti perturbati provenienti dall’Europa occidentale.
In conclusione.
Autunno che finalmente pare mostrare i muscoli, la stasi anticiclonica, che ha portato un Ottobre particolarmente mite e avaro di precipitazioni, è finita.