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Meteo Giornale

Verso un’instabilità primaverile

di Diego Martin
28 Apr 2007 - 11:04
in Senza categoria
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Dalle GFS MTG (click per ingrandire l'immagine) si può vedere l'isolamento della goccia fredda a 500 hPa che indirettamente interesserà anche la Penisola Italiana. Fonte: www.meteogiornale.it/mappe/gfs.php.
Dopo un periodo estremamente secco, soprattutto sul centro-nord Italia, non consono alla stagione, ecco che sembra aprirsi finalmente la possibilità di un periodo instabile, di normalissima primavera, instabilità causata da una goccia fredda e quindi con fenomeni la cui distribuzione ed intensità risulta di difficile previsione.

Analisi in quota (500 hPa)

Tra oggi e lunedì avremo un nucleo anticiclonico con geopotenziali più elevati (alta pressione) sull’Europa Centrale a Nord delle Alpi. Tale nucleo sarà unito alla fascia degli anticicloni Subtropicali tramite un ponte anticiclonico, con geopotenziali relativamente più bassi, che passerà sull’Italia. Questa disposizione barica permetterà alle correnti di provenire generalmente dai quadranti orientali (in alcune zone avranno una lieve componente meridionale) al Centro Nord, mentre al Sud continueranno a provenire dai quadranti Occidentali.

Lunedì sul Mediterraneo assisteremo ad una diminuzione dei geopotenziali con le correnti che tenderanno a provenire dai quadranti meridionali sul Centro Nord Italia, mentre tenderanno a restare occidentali sul Sud Italia. Martedì un affondo freddo sulla Penisola Iberica tenderà ad andare in “cut-off” (ad isolarsi dalla circolazione principale), con la formazione in loco di una goccia fredda che interesserà nei giorni successivi in maniera indiretta la Penisola Italiana, tramite l’invio di aria umida ed instabile dai quadranti meridionali.

Analisi al suolo

Fino a domani l’Italia resterà sotto la protezione di un campo anticiclonico. I massimi di questo campo saranno tra Inghilterra, Scandinavia e Danimarca, con dei prolungamenti verso l’Italia. Le correnti avranno un flusso orientale dominante, temporaneamente e localmente potranno prevalere flussi dai quadranti Settentrionali o Meridionali.

Lunedì avremo una diminuzione dei valori di pressione con la formazione di una “palude” barica (zona con pressione livellata su valori medi) e con le correnti che assumeranno direzioni variabili. Da martedì la formazione di un nucleo depressionario relativamente profondo sulla Penisola Iberica interesserà marginalmente anche l’Italia con l’arrivo di correnti umide ed instabili, dai quadranti meridionali al Centro Nord, e dai quadranti Occidentali al Sud.

Il tempo previsto

Sul Nord Ovest fino a martedì prossimo tempo prevalentemente soleggiato. L’afflusso di aria umida in alcuni strati atmosferici potrebbe provocare sulle pianure del Nord Ovest uno strato nuvoloso mattutino oltre che della foschia. Durante il pomeriggio il tempo sarà disturbato da una cumulogenesi pomeridiana che interesserà Alpi, zona Laghi, Prealpi ed Appennino e che potrebbe dar luogo a isolati temporali di calore. Da mercoledì il tempo tenderà ad instabilizzarsi, con temperature in calo, e schiarite alternate ad annuvolamenti in grado di provocare rovesci e temporali sparsi in particolare sulle zone prospicienti alla Valpadana, sulla Lombardia e sulla Liguria di Levante.

Sul Nord Est oggi e domani avremo un tempo con prevalenza di sole e clima mite. Lunedì e martedì assisteremo ad una generale instabilizzazione con schiarite alternate ad annuvolamenti associati a rovesci e temporali sparsi sulle zone Alpine e sul Friuli Venezia Giulia, mentre da mercoledì, accompagnati da un evidente calo delle temperature, tali fenomeni potrebbero interessare a macchia di leopardo un po’ tutte le zone con fenomeni localmente intensi.

Sul Versante Tirrenico oggi e domani tempo generalmente soleggiato, disturbato da una modesta instabilità sulla dorsale appenninica e sulla Campania, che sarà in grado di attivare una cumulogenesi associata a isolati temporali pomeridiani sparsi. Da lunedì il tempo tenderà ad instabilizzarsi con schiarite alternate ad annuvolamenti in grado di provocare temporali e rovesci relativamente estesi e localmente intensi, accompagnati da temperature in calo. Sulla Sardegna tempo instabile con schiarite alternate ad annuvolamenti in grado di provocare rovesci e temporali che da domani potrebbero risultare localmente intesi.

Sul Versante Adriatico fino a lunedì tempo bello, disturbato da una moderata instabilità sulla dorsale appenninica con possibilità di rovesci o temporali di calore in particolare su Molise, Abruzzo e Puglia. Da martedì questa instabilità tenderà ad accentuarsi con schiarite alternate ad annuvolamenti in grado di provocare rovesci e temporali sparsi più probabili lungo la dorsale appenninica.

Al Sud avremo un tempo instabile con schiarite alternate ad annuvolamenti in grado di provocare temporali pomeridiani, oggi ancora isolati e deboli, da domani più intensi e concentrati per lo più sulle zone esposte verso il Mar Tirreno.

Andamento termico alla quota di 850 hPa

La quota isobarica di 850 hPa (corrispondente all’incirca in media a 1400/1500 metri sul livello del mare), risulta importante per valutare gli effetti delle avvezioni di aria calda o fredda, in quanto, escluso le zone di montagna, è la zona in libera atmosfera più vicina al suolo che non ne subisce gli effetti.

A questa quota isobarica (con l’altezza del geopotenziale nella libera atmosfera che tenderà a scendere intorno a 1440 metri slm) le temperature tenderanno a diminuire un po’ sul settore Alpino portandosi sotto i +10°, mentre sul resto della Penisola tenderanno a restare stazionarie tra +6 e +9°.

Al suolo per la ridotta irradiazione solare ovviamente le temperature tenderanno a delle diminuzioni che in alcune zone saranno anche molto sensibili.

Focus siccità Nord Ovest

Da segnalare che da qualche giorno con enorme anticipo si è iniziato ad irrigare prati, pioppeti e granoturco in quanto si vedono i primi danni per la mancanza di precipitazioni. Ricordo che il ciclo vegetativo delle piante erbacee sulle zone Alpine è in enorme anticipo con possibili danni sulla fienagione in particolare se continua a non piovere e le temperature continueranno ad essere elevate. La siccità però sta riducendo un po’ i problemi legati ai patogeni fungini sulle piante.

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