Senza dubbio una fase di maltempo ampiamente prevista, si è abbattuta in Sardegna nei giorni 15-16-17 Aprile.
Tutto ha avuto inizio la serata del 15 in cui sull’isola ha cominiciato a soffiare forte lo scirocco per tutta la giornata, causando addensamenti nelle zone sopravento.
Verso le ore 22 ha iniziato a piovere sul cagliaritano, con forte vento di scirocco e intensità attorno ai 4 mm/h. La pioggia ha continuato a cadere con intensità pressapoco costante, per tutta la mattinata del 16. Alle 7 circa nella zona di Cagliari, che è stata la più colpita, si avevano già accumuli rilevanti pari a oltre 20 mm; nelle zone montuose, esposte allo scirocco, si superavano i 50 mm; nei rilievi cominciavano a riempirsi i torrenti.
Nel corso della mattinata ancora forti rovesci e forte vento da sud est (fino a 80 Km/h raggiunti a Cagliari). Numerosi i disagi nel cagliaritano per le strade allagate, la scarsa visibilità e il mare molto mosso. Pattuglie del nucleo sommozzatori hanno pattugliato per tutta la giornata le zone a rischio, intervenendo per allagamenti e fiumi straripati nella zona di Rio San Gerolamo, nei pressi di Capoterra.
Ma le piogge non si sono concentrate solo nel Cagliaritano; infatti accumuli rilevanti li troviamo nelle località montane del Nord esposte allo scirocco, come la catena del Goceano.
Il fronte caldo, che per tutta la mattinata ha interessato la regione, si è mosso verso nord e alle ore 15.30 i rovesci sono quasi del tutto terminati. Su Cagliari tornava il sole ma le campagne erano allagate e i fiumi molto ingrossati dall’acqua.
A Capoterra, a fine fenomeno, il pluviometro dell’osservatorio astronomico ha rilevato oltre 100 mm di pioggia accumulati in meno di 24 ore.
A Cagliari dati non ufficiali riferiscono della caduta di oltre 45 mm di pioggia in meno di 24 ore contro una media di appena 37.1 mm dell’intero mese di Aprile.
Tra le zone più piovose dell’intera regione, di cui abbiamo dati affidabili forniti dal S.A.R., troviamo 2 stazioni che hanno superato i 50 mm: Muravera con 51.4 mm e Illorai con 51 mm. La prima si trova nel sud est (zona notoriamente piovosa con venti di scirocco), la seconda nel centro nord nei pressi della catena del Goceano.
Sono cinque le stazioni che hanno superato i 40 mm: Jerzu 47.6mm, Olmedo 42.6 mm, Scano di Montiferro con 41.4 mm, Siniscola 43.4 mm e in fine Villa San Pietro con 41.2 mm.
Purtroppo i dati forniti comprendono il quantitativo di pioggia caduto dalle 2 del 16 alle 2 del 17, perciò tengono conto dei mm caduti nella seconda fase di maltempo, quella della notte di cui parleremmo adesso.
Nella notte del 16, dopo la calma pomeridiana, ci si aspettava il passaggio della parte fredda della depressione, che infatti ha fatto il suo ingresso, con venti da sud ovest, verso le ore 22, con fenomeni concentrati specie nel sud ovest della regione, dove tra la notte del 16 e la giornata del 17, si sono accumulati più di 20 mm. Accumuli consistenti anche nel medio Campidano; le piogge hanno in parte risparmiato le località colpite dalle forti precipitazioni della mattinata portando, in queste zone, accumuli di appena 10 mm.
Nella tarda mattinata del 17 da segnalare l’entrata del vento di maestrale per lo spostamento del minimo sul Tirreno, che ha causato altri rovesci sull’isola.
Ma in che forma si sono presentate le precipitazioni?
Le piogge si sono manifestate sotto forma di precipitazione continua di intensità moderata, con qualche rovescio alla fine del passaggio del fronte caldo. Infatti l’intensità oraria rilevata si è mantenuta sotto i 10 mm/h con qualche punta isolata di 10.2mm/h rilevati ad Arborea e a Muravera.
Le piogge cadute in questi giorni, nel sud dell’isola, si sommano a quelle cadute negli ultimi giorni di Marzo e nella prima decade di Aprile, che nel complesso hanno colmato il deficit idrico accumulato nei mesi di Gennaio, Febbraio e buona parte di Marzo.
Per i prossimi giorni il tempo non accenna a stabilizzarsi e altre piogge arriveranno da Domenica, con instabilità presente anche nei giorni successivi. Solo nel medio termine emerge la possibilità di una figura altopressoria stabilizzatrice che in questo ultimo periodo è mancata.