L’ondata di gelo del Gennaio 1963, rimase nella storia per i problemi dovuti al ghiaccio ed alle pesanti nevicate che colpirono tutto il Continente europeo.
Mentre, su alcune zone europee, l’intero inverno fu gelido e perturbato (in Inghilterra è stato l’Inverno più freddo dal 1740), in altre zone, come l’Italia, il freddo colpì ad ondate, la prima delle quali si verificò per Natale 1962.
Seguì un periodo mite e perturbato, poi una seconda puntata di freddo colpì il nostro Paese il 12 Gennaio.
Infine la terza ondata, molto forte, tra il 19 ed il 23 Gennaio del 1963.
Il giorno 18 Gennaio 1963 un anticiclone di blocco posto sulla Scozia faceva scendere un blocco di aria gelida siberiana in direzione dell’Europa Centro Orientale e dell’Italia Settentrionale, mentre, contemporaneamente, una depressione centrata sul Portogallo dirigeva una perturbazione africana sull’Italia.
Sull’Italia, ad 850 hPa, si passava dai -15°C del Trentino ai +12°C della Sicilia.
Alcune nevicate iniziarono a verificarsi proprio in quel giorno sulla nostra Penisola, grazie al contrasto che iniziava tra le due masse d’aria d’origine diversa.
Ecco alcuni stralci di articoli di giornale dell’epoca…
“Nevicata leggera sulla Toscana centrale, con spruzzata di neve caduta a Firenze, Lucca, Livorno, Pistoia, Arezzo, Grosseto.
20 cm di manto bianco sono caduti a Siena, la zona più colpita.
Nevica anche in Liguria, sul Golfo del Tigullio, e sulla Riviera di Levante.
La neve è caduta sul Monte di Portofino, ma anche sulle località di Chiavari, Santa Margherita e Rapallo, mentre a Genova cadono solo dei fiocchi ogni tanto.
Nel Ravennate la temperatura è scesa fino a -15°C, ed i corsi d’acqua sono gelati.
Dalle 11 è invece ripreso a nevicare a Ferrara, dove continua a spirare una gelida bora.”
Queste le temperature rilevate su alcune località:
Trieste: -5°/-3°
Bolzano: -12°/0°
Venezia: -7°/-2°
Genova: +2°/+4°
Milano: -5°/+1°
Bologna: -5°/-3°
Firenze: 0°/+3°
Perugia: -2°/0°
Roma: +2°/+6°
Ancona: 0°/+3°
Pescara: -3°/+4°
Campobasso: -6°/0°
Si evince invece l’influenza dell’aria africana sul Sud Italia, con temperature di +11°/+14° su Sicilia e Sardegna.
La situazione termica a 850 hPa la notte di Natale del 1962. Un nucleo di aria gelida si approccia alle Alpi mentre una depressione si forma sulle Baleari. E’ l’inizio del più freddo inverno europeo del XX secolo.
Questi gli stralci di articoli riferiti alla situazione del giorno 18 Gennaio:
“L’ondata di freddo persiste in tutta la Svizzera, dove sono state raggiunte temperature di -41°C.
Anche in Francia raggiunti diffusamente i -20°C.
Da Bolzano giunge la notizia di un leggero aumento della temperatura, anche se a Dobbiaco si sono raggiunti i -17°C.
Nella zona di San Martino di Castrozza ha imperversato a lungo il vento forte, e la temperatura è scesa tra i 20 ed i 25°C sotto lo zero.
Bora e freddo anche a Trieste, dove la temperatura è scesa fino a -7°C in città, e -11°C sull’Altopiano Carsico.
La Laguna Veneta, nel tratto che affianca il ponte translagunare e che si estende verso Burano, si è trasformata in una banchisa dello spessore di 10-15 cm.
Violenta bufera di neve presente su Camerino, nelle Marche.
Nuova fase di maltempo anche su Abruzzo e Molise, accompagnata da rigide temperature.
Nevica anche su tutto il Tavoliere delle Puglie, dove sono caduti 30 cm di neve.”
Il 18 gennaio un nuovo nucleo di aria gelida si avvicina dalla Russia, con isoterme fino a -22°C a 850 hPa sull’Ucraina. Altra depressione iberica ad interagire e a iniettare di umidità la fredda aria continentale.
Continua…
Pubblicato da Marco Rossi
L’ondata di gelo del Gennaio 1963, rimase nella storia per i problemi dovuti al ghiaccio ed alle pesanti nevicate che colpirono tutto il Continente europeo. Mentre, su alcune zone europee, l’intero inverno fu gelido e perturbato (in Inghilterra è stato l’Inverno più freddo dal 1740), in altre zone, come l’Italia, il freddo colpì ad ondate, la prima delle quali si verificò per Natale 1962. Seguì un periodo mite e perturbato, poi una seconda puntata di freddo colpì il nostro Paese il 12 Gennaio. Infine la terza ondata, molto forte, tra il 19 ed il 23 Gennaio del 1963. Il giorno 18 Gennaio 1963 un anticiclone di blocco posto sulla Scozia faceva scendere un blocco di aria gelida siberiana in direzione dell’Europa Centro Orientale e dell’Italia Settentrionale, mentre, contemporaneamente, una depressione centrata sul Portogallo dirigeva una perturbazione africana sull’Italia. Sull’Italia, ad 850 hPa, si passava dai -15°C del Trentino ai +12°C della Sicilia. Alcune nevicate iniziarono a verificarsi proprio in quel giorno sulla nostra Penisola, grazie al contrasto che iniziava tra le due masse d’aria d’origine diversa. Ecco alcuni stralci di articoli di giornale dell’epoca… “Nevicata leggera sulla Toscana centrale, con spruzzata di neve caduta a Firenze, Lucca, Livorno, Pistoia, Arezzo, Grosseto. 20 cm di manto bianco sono caduti a Siena, la zona più colpita. Nevica anche in Liguria, sul Golfo del Tigullio, e sulla Riviera di Levante. La neve è caduta sul Monte di Portofino, ma anche sulle località di Chiavari, Santa Margherita e Rapallo, mentre a Genova cadono solo dei fiocchi ogni tanto. Nel Ravennate la temperatura è scesa fino a -15°C, ed i corsi d’acqua sono gelati. Dalle 11 è invece ripreso a nevicare a Ferrara, dove continua a spirare una gelida bora.” Queste le temperature rilevate su alcune località:Trieste: -5°/-3°Bolzano: -12°/0°Venezia: -7°/-2°Genova: +2°/+4°Milano: -5°/+1°Bologna: -5°/-3°Firenze: 0°/+3°Perugia: -2°/0°Roma: +2°/+6°Ancona: 0°/+3°Pescara: -3°/+4°Campobasso: -6°/0° Si evince invece l’influenza dell’aria africana sul Sud Italia, con temperature di +11°/+14° su Sicilia e Sardegna. La situazione termica a 850 hPa la notte di Natale del 1962. Un nucleo di aria gelida si approccia alle Alpi mentre una depressione si forma sulle Baleari. E’ l’inizio del più freddo inverno europeo del XX secolo. Questi gli stralci di articoli riferiti alla situazione del giorno 18 Gennaio: “L’ondata di freddo persiste in tutta la Svizzera, dove sono state raggiunte temperature di -41°C. Anche in Francia raggiunti diffusamente i -20°C. Da Bolzano giunge la notizia di un leggero aumento della temperatura, anche se a Dobbiaco si sono raggiunti i -17°C. Nella zona di San Martino di Castrozza ha imperversato a lungo il vento forte, e la temperatura è scesa tra i 20 ed i 25°C sotto lo zero. Bora e freddo anche a Trieste, dove la temperatura è scesa fino a -7°C in città, e -11°C sull’Altopiano Carsico. La Laguna Veneta, nel tratto che affianca il ponte translagunare e che si estende verso Burano, si è trasformata in una banchisa dello spessore di 10-15 cm. Violenta bufera di neve presente su Camerino, nelle Marche. Nuova fase di maltempo anche su Abruzzo e Molise, accompagnata da rigide temperature. Nevica anche su tutto il Tavoliere delle Puglie, dove sono caduti 30 cm di neve.” Il 18 gennaio un nuovo nucleo di aria gelida si avvicina dalla Russia, con isoterme fino a -22°C a 850 hPa sull’Ucraina. Altra depressione iberica ad interagire e a iniettare di umidità la fredda aria continentale. Continua… Cerca per tag: meteo clima Pubblicato da Marco Rossi Inizio Pagina