Come previsto, alcuni fronti da Nord Ovest hanno interessato nei giorni passati le regioni Alpine e l’Italia. Abbondanti precipitazioni si sono avute sulle zone oltr’Alpe con alcuni sfondamenti a Sud della Dorsale Alpine che hanno portato delle nevicate anche sul versante Subalpino, ma con gli accumuli significativi solo lungo le zone di confine. Nevicate si sono avute in Appennino, con qualche episodio di acquaneve o graupel a quote relativamente basse (circa 500 metri).
Nei prossimi giorni probabilmente le correnti a tutte le quote continueranno ad avere una direttrice Nord Occidentale, ma saranno accompagnate da un aumento della pressione al suolo e dei Geopotenziali a 500 hPa e tenderanno ad indebolirsi notevolmente.
Questo farà sì che transiteranno altri deboli fronti da Nord Ovest, ma porteranno precipitazioni significative quasi esclusivamente oltr’Alpe. Solo le zone di confine del versante Subalpino potrebbero vedere qualche sfondamento, ma molto meno significativo di quello avvenuto nei giorni scorsi.
Sul resto d’Italia questi fronti porteranno schiarite alternate al passaggio di fronti nuvolosi, con nuvolosità più compatta al Nord Est e al Centro Sud. Proprio al Centro Sud probabilmente saranno accompagnati da deboli precipitazioni sparse e non molto significative.
Da lunedì prossimo le correnti sembrano destinate a tutte le quote a prendere una direttrice occidentale e questo porterà ad un aumento dell’umidità in particolare al Nord dove probabilmente porteranno all’aumento della nuvolosità accompagnata da deboli piogge sulla Liguria, sulle Alpi Apuane e sulla Lombardia. Ovviamente l’aumento dell’umidità farà aumentare anche il rischio nebbia su tutta la Valpadana. Sul resto d’Italia invece il tempo dovrebbe continuare a restare bello in quanto sotto la protezione diretta dell’Anticiclone.
Termicamente nei prossimi giorni assisteremo insieme all’aumento pressorio anche ad un aumento termico più sensibile in quota e sul versante occidentale con le temperature a 850 hPa (1560mslm) nella libera atmosfera che si riporteranno oltre la media e comprese tra +0° dell’estremo Nord Est alle punte di +5°sull’Estremo Nord Ovest. Sulla Valpadana e nelle valli questo aumento sarà attenuato dalle solite inversioni termiche.
Per quanto riguarda l’innevamento naturale, le nevicate da sfondamento nel nostro versante non hanno contribuito a migliorarlo ad esclusione delle zone di confine. Quindi sulla maggior parte delle Alpi, l’effetto di queste nevicate (dove ci sono state) è stato più che altro paesaggistico e resta sconsigliato sciare fuoripista per lo scarso spessore della neve al suolo. Sulle zone di confine tra Alpi Graie e Alpi Lepontine, dove queste nevicate hanno portato accumuli discreti (ottimi in Valdigne) lungo il confine, resta sconsigliato lo sci fuori pista in quanto il manto nevoso è stato rimaneggiato e destabilizzato dal vento che ha aumentato il pericolo valanghe posizionandolo tra 2 e 3. bisogna aggiungere che l’indice SWE della neve caduta è molto basso e quindi con l’aumento delle temperature lo spessore dello strato nevoso è destinato a diminuire notevolmente.
Nei prossimi giorni non sono attese nevicate tranne qualche spruzzata sempre sulle zone di Dorsale, mentre il vento diminuirà notevolmente d’intensità. Questo fatto permetterà nuovamente l’utilizzo dell’impianto d’innevamento artificiale con un buon rendimento oltre i 1700mslm sul NW e oltre i 1500mslm sul Nord Est.