Se ne parla da giorni, è vero, non potrebbe essere altrimenti. Da domani, c’è poco da girarci attorno, la prima fiammata africana d’Estate esploderà su mezza Europa. Già ieri si sono avuti 33°C in Spagna, e punte sopra i 30°C in Sardegna.
Abbiamo evidenziato, nei giorni, le differenze modellistiche più importanti ma vi avevamo detto che molto probabilmente saremmo giunti a un compromesso. Valutiamo più affidabile una via di mezzo, perché il caldo colpirà alcune regioni d’Italia assai intenso, mentre su altre arriverà – forse – in un secondo momento ma sarà decisamente meno cattivo.
Nelle regione dell’Artico, si metterà in moto verso sud aria fredda.
Per capirci: in Spagna, a partire da ieri è scoppiata l’Estate, e nei prossimi giorni si potrebbero potrebbero superare nei prossimi giorni i 35°C se non oltre. Per quanto ci riguarda avremo di ché parlare in Sardegna e di Sicilia, meno al Nordovest, ancora meno nelle altre regioni.
Dopodiché occhio, potrebbe finire molto male. L’Alta Pressione potrebbe cedere di schianto, perché nel frattempo dal Nord Europa si metterebbe in movimento una massa d’aria fredda con destinazione i settori centro occidentali del vecchio continente. Da quel punto in poi potrebbe avverarsi, realmente, un cambiamento di scenario potentissimo.
Si potrebbe formare verso la regione alpina, oppure appena a nord, una linea di discontinuità tra due masse d’aria, o area di convergenza netta, tra aria artica e molto calda. Queste situazioni sono generalmente foriere di burrasche, con fenomeni meteo estremi (grandine, temporali, vortici d’aria).
Il caldo sarà intenso, ma anche l’aria fredda proveniente dal Nord Europa non sarà niente male in termini di potenziale. Ovviamente una situazione di questo tipo non potrà far altro che tramutarsi in contrasti termici enormi, dai quali potrebbero scaturire temporali altrettanto massicci.
Anche in Italia, dobbiamo dirlo, potrebbe verificarsi un severo cambiamento. In primis un vero e proprio tracollo delle temperature, poi un peggioramento che potrebbe ricordarci quanto la primavera sia una stagione turbolenta. Preoccupano soprattutto le grandinate, perché con degli sbalzi termici così forti è chiaro che si potrebbe andare incontro a fenomeni di quel tipo.
Le grandinate sono un fenomeno molto più frequente di quanto si possa credere in questo periodo dell’anno. Ma nonostante si rinnovino ogni anno, c’è sempre molto stupore quando succedono. Di certo è assai meno normale che la grandine venga giu’ con chicchi giganti, ma ciò può succedere in maggio.
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