Fitte cadute di neve hanno interessato giovedì 8 febbraio buona parte delle Isole Britanniche, anche Londra è stata imbiancata dalla neve. Il manto bianco accumulato è ovunque abbastanza sottile, sufficiente però a creare problemi nei trasporti. Nella mattinata si sono avuti problemi seri (anche con cancellazione di voli) negli aeroporti di London Luton, Gatwick e Stansted, nonché in quelli di Cardiff, Birmingham e Bristol, dove vi sono stati anche momenti di interruzione dell’attività. Un po’ meglio è andata a Heathrow, che non ha mai chiuso, ma dove comunque si sono avuti forti ritardi. Molte le scuole chiuse in Inghilterra e Galles. Alcuni spessori del manto nevoso, registrati alle 12 ora locale GMT: London Heathrow 2 cm, Salisbury 4 cm, Aberporth 4 cm, Odiham e Aviemore 5 cm, Benson 6 cm, Great Malvern 9 cm, Sennybridge 10 cm.
Giovedì 8 febbraio ancora gelo intenso nel nord Europa, nel nord della Norvegia come in quello svedese, in Lapponia come nel nordovest della Russia. Reboly, in Russia, ha registrato -36°C, come Kajaani, nel nord della Finlandia, dove il termometro si è fermato esattamente a -35,9°C. Sono valori circa 22°C al di sotto della media del periodo. In Norvegia, Roros è stata la più fredda, con -36,5°C. Al gelo in quest’area abbiamo dedicato un articolo di approfondimento.
Insolite piogge invernali hanno interessato il nordest dell’India in questa settimana. A Gauhati, 52 mm sono caduti tra lunedì mattina e giovedì pomeriggio, ora locale, con un picco di 27 mm in 24 ore, a cavallo tra mercoledì e giovedì. Per confronto, la media pluviometrica di febbraio è 18 mm. Balasore ha ricevuto 51 mm tra lunedì mattina e giovedì pomeriggio, dei quali 40 in sole 12 ore mercoledì. La media di febbraio è 30 mm.
Continua il gran caldo in parte dell’Australia Occidentale. A Telfer, mercoledì 7 febbraio la temperatura massima, da lunedì sempre superiore ai 43°C, ha raggiunto i 45,3°C. 45,2°C la massima di Marble Bar. Calda anche Perth, con 37,2°C di massima e il vento orientale, proveniente dai deserti infuocati, che ha inibito il “Fremantle doctor”, la brezza oceanica rinfrescante che mitiga tipicamente i pomeriggi estivi in città.
A Narsarsuaq, in Groenlandia meridionale, raffiche di vento fino a 83 miglia orarie (134 km/h) mercoledì 7 febbraio. Più a nord, a Thule, Qaanaq in lingua Inuit, si sono raggiunte addirittura le 105 miglia orarie, quasi 169 km/h.