Febbraio è l’ultimo mese invernale meteorologico ufficiale. La primavera meteorologica come ben sappiamo inizierà il 1° marzo ma non significa che avremo cambiamenti eclatanti dall’oggi al domani. Anzi, dovessimo basarci sulle attuali condizioni meteo climatiche si potrebbe affermare che quest’anno la transizione stagionale potrebbe essere “indolore”.
A livello atmosferico continuamo ad avere indici AO/NAO positivi (descrittivi dello stato di salute del Vortice Polare) e ciò sta causando lo sviluppo di potenti cicloni extra tropicali nel nord Atlantico (l’ultimo in ordine cronologico è Dennis). Ciclone che da un lato causava maltempo estremo, anche freddo nel nord Europa, ma che lungo il bordo meridionale e orientale ha risucchiato aria calda portando temperature insolitamente elevate sull’Europa continentale.
Nel corso dei prossimi giorni una profonda area di bassa pressione si stabilirà sul Canada inviando aria gelida verso gli Stati Uniti centrali e orientali. Non sarà un’irruzione di lunga durata, perché trattasi di fronte freddo in transizione, ma sarà piuttosto intenso con un calo di temperatura di circa 20°C in molte area degli Stati Uniti centro settentrionali.
La possanza del Vortice Polare troposferico continuerà a sfornare poderose depressioni nel Nord Atlantico, in Groenlandia e nell’area canadese. Ma osservando le proiezioni modellistiche l’ingranaggio perfetto, da qui a una decina di giorni, dovrebbe iniziare ad avere problemi. Il nucleo principale del vortice polare troposferico dovrebbe traslare verso l’area scandinava.
Un’altra differenza sostanziale sarà rappresentata dalla bassa pressione sugli Stati Uniti, destinata a spostarsi verso est. Significa che il flusso d’aria fredda si sposterà verso levante, il ché dovrebbe tradursi in un tentativo di affondo depressionario nell’Europa centro-occidentale e occidentale.
Verso i primi di marzo le vorticità polari sul Nord America dovrebbero spostarsi a nord-est, collegandosi con il sistema depressionario scandinavo. Ciò potrebbe facilitare la costruzione di promontori anticiclonici nell’Atlantico settentrionale e centrale, con conseguenti irruzioni fredde sulle Isole britanniche e in successiva estensione verso l’Europa centro-settentrionale.
Abbiamo dato anche un’occhiata all’indice PNA e NAO, riscontrando che il PNA potrebbe passare da negativo a positivo, mentre la NAO potrebbe diventare debolmente positiva. Cambiamenti di pattern importanti, che se confermati potrebbero spalancare le porte a variazioni allo schema circolatorio all’inizio della primavera meteorologica. Potrebbero essere variazioni di tipo invernale, ma che come detto andranno assolutamente vagliate in corso d’opera ed eventualmente confermate.