Abbiamo parlato, ultimamente, delle anomalie di questo pazzo giugno. Abbiamo anche accennato a una possibile ciclogenesi esplosiva nel Mar Cantabrico e lo abbiamo definito un evento raro. Abbiamo anche detto che avrebbe potuto isolare un “cuore” caldo, portandolo ad assomigliare realmente ai cicloni sia extratropicali che tropicali.
Il processo è iniziato a metà settimana e la tempesta di vento scatenata sia in quella zona che nel Mare di Alboran è davvero notevole.
Guardando le mappe della velocità del vento le raffiche avrebbero superato 70 km/h. Le aree bagnate dal Mar Cantabrico e dal Mare di Alboran hanno risentito di pesanti mareggiate.
La formazione del vortice associato al ciclone extratropicale è molto ben documentata nell’animazione delle immagini satellitari nel canale visibile. Il rapido calo di pressione è stato responsabile del forte aumento del gradiente barometrico circostante, stimolando venti sempre più intensi proprio per questo motivo.
I forti venti, che si sono propagati anche verso l’interno e in particolare su aree montane e pedemontane, hanno provocato una diminuzione delle temperature. Calo che è stato molto significativo in alcune aree dell’Europa occidentale.
Interessante evidenziare come l’Agenzia Meteorologica Iberica sottolinei come le raffiche di vento siano state fortemente anomale, non scordiamoci che siamo quasi a metà giugno e tempeste di questa portata non sono usuali in questo periodo.
Infine, non meno importante, diversi modelli prevedono ancora la formazione di un TLC (Tropical Like Cyclone), proprio come ha fatto con Miguel solo un anno fa.