Fino a qualche settimana fa gli autorevoli centri di calcolo internazionali proponevano proiezioni meteo climatiche stagionali “da brividi”.
Tenendo evidentemente conto del Vortice Polare da record, suggerivano la prosecuzione del cammino invernale: Alta Pressione e anomalie termiche positive. Considerando che stiamo parlando di proiezioni trimestrali, nulla vieta che la media conclusiva sia orientata in quella direzione. Aprile e maggio, giusto per capirci, potrebbero ribaltare ciò che è stato marzo, ovvero un mese all’insegna della dinamicità tipicamente primaverile.
Per capire se qualcosa è cambiato, in virtù delle variazioni di stato del Vortice Polare – in chiaro indebolimento e avviato verso lo smantellamento stagionale – abbiamo dato un’occhiata ad uno dei modelli più utilizzati per stilare linee di tendenza stagionali: l’americano CFSv2, elaborato dal NOAA.
Abbiamo deciso di proporvi la mappa relativa alle anomalie termiche, anomalie che in questo caso derivano dal raffronto con la media 1999-2010. Si evince subito come in Italia e più in generale sull’Europa centro occidentale le temperature siano destinate alla normalità.
Viceversa, sull’Europa settentrionale e orientale potrebbero verificarsi periodi di caldo anomalo con conseguenti, marcate anomalie positive. Le più marcate potrebbero coinvolgere la Russia europea, con punte di 4-5°C in più rispetto alla media climatologica di riferimento.
Diciamo che c’è stato un gran cambiamento, perché sino a qualche settimana fa le anomalie positive riguardavano praticamente tutta Europa. Evidentemente anche i modelli stagionali stanno iniziando a digerire l’indebolimento del Vortice Polare e gli effetti che potrebbero derivarne. Staremo a vedere.