Il Vecchio Continente continua a mantenersi spaccato in due dal punto di vista climatico. L’ultima settimana ha visto il Vecchio Continente conteso da masse d’aria di natura completamente opposta. Da una parte ha ancora dominato l’aria artica e dall’altra hanno prevalso correnti molto più calde subtropicale.
Il freddo, che in precedenza dominava su buona parte dell’Europa Centro-Settentrionale, negli ultimi 7 giorni si è andato a localizzare sulle nazioni orientali del Continente e sulla Russia, con anche occasione per spruzzate di neve fino a bassa quota o in pianura.
Sulle aree più colpite dal freddo, le temperature settimanali sono risultate anche fino a 6-8 gradi al di sotto delle medie stagionali, soprattutto tra parte delle nazioni baltiche, la Bielorussia, Ucraina e parte della Russia Europea.
La colonnina di mercurio si è mantenuta su valori inferiori alla norma anche sulla Penisola Scandinavia, sebbene con anomalie meno marcate. Sul resto d’Europa hanno invece prevalso temperature superiori alla norma, a conferma dei grandi contrasti in gioco.
Di conseguenza il freddo e il caldo hanno perversato a lungo sulle stesse zone, contribuendo ad aumentare non poco le anomalie. La stessa cosa già era accaduta nella settimana precedente, quando si erano misurati anche dei record, sia di freddo che di caldo.
In particolare, su tutta la fascia occidentale europea e sulle nazioni mediterranee ha fatto caldo negli ultimi 7 giorni, per il dominio delle alte pressioni d’origine atlantica e subtropicale. Il clima si è fatto estivo soprattutto sulla Spagna, ma anche fino alle Isole Britanniche, con valori di 3-5 gradi sopra la norma.
In Italia ha prevalso lo stesso il caldo, con anomalie maggiori sulle regioni centro-settentrionali. L’attuale situazione resterà invariata nel corso di questa settimana e ancora vedremo l’Europa contrapposta fra il caldo ad ovest e il freddo sulle aree centro-orientali del Continente, che lambirà anche l’Italia.