Sarà bene non sottovalutare minimamente gli scenari meteo che alcuni modelli, per la verità la stragrande maggioranza, ci stanno mostrando da qualche giorno a questa parte.
Ne stiamo parlando e continueremo a parlarne perché fin tanto che non avremo un’idea precisa di quel che potrebbe succedere avremo bisogno di costanti aggiornamenti. Aggiornamenti da parte dei modelli, aggiornamenti da parte delle dinamiche atmosferiche. Eh già, perché è l’atmosfera che ci sta lanciando dei segnali, segnali indirizzati verso un Inverno tardivo ma non per questo meno importante.
Segnali orientati verso quel Vortice Polare che così tanto ci ha fatto tribolare, ma che ora – finalmente – sta per cedere il passo al naturale incedere della Primavera. Scomparirà, tra non molto, e non sarà un arrivederci bonario come molti vorrebbero farci credere. Forse non cederà di schianto, ma se stiamo parlando di possibili irruzioni artiche è perché il processo di demolizione richiederà molto energia e altrettanta potrebbe rilasciarne.
Attenzione quindi, perché gli scambi meridiani – tipici delle prime fasi primaverili – saranno là in agguato. Ad esempio nel corso della prima settimana di Aprile, quando potrebbero esserci addirittura due irruzioni. La prima occidentale, verso la Spagna, la seconda più centrale e quindi rivolta in direzione dell’Italia. Tutto ciò, è ovvio, verrà reso possibile dall’Alta Pressione che nel frattempo proverà a stabilirsi con più convinzione sull’Atlantico orientale.
Se dovessero arrivare le irruzioni artiche ci si dovrebbe preparare a imponenti ondate di maltempo, ai temporali, alle grandinate, alle nevicate. Si tornerebbe a parlare di nevicate a bassissima quota, un po’ come sta succedendo proprio in queste ore. Ricordiamoci che l’aria artica viene scaricata al suolo attraverso le precipitazioni, quindi più intense saranno le precipitazioni più marcata sarà la diminuzione delle temperature. Non è un aspetto secondario, soprattutto per le quote delle nevicate.
Ecco, questo è quel che ci aspetta da qui al 10 aprile, diciamo pure da qui a Pasqua. Poi vedremo, se ci sarà spazio per eventuali ritorni dell’Alta Pressione ve lo diremo ma ad oggi non sembrano esserci i presupposti per qualcosa di simile.