A grandi passi ci si avvicina alla conclusione del mese di febbraio, di conseguenza alla fine dell’inverno dal punto di vista meteorologico. È risaputo infatti che la nuova stagione, quella primaverile, prende il via col primo giorno di marzo. È bene comunque non sottovalutare l’ingresso della nuova stagione, dinamica per antonomasia. Spesso difatti è in grado di regalare scampoli di pieno inverno fin verso aprile.
Certo, poter risollevare le sorti di una stagione assente risulterà difficile ed anche qualora dovesse esserci un ritorno verso condizioni invernali, saremo pur sempre in primavera. Giornate più lunghe, radiazione solare incidente maggiore, tepore primaverile ormai avvertibile. Tanto che un famoso detto popolare recita “neve marzolina dura dalla sera alla mattina”.
Ma passiamo al tempo previsto per la giornata odierna, primo atto del nuovo weekend. L’osservazione dell’immagine satellitare è assai eloquente nel mostrarci uno stivale pressoché sgombro da nubi, specie sui settori tirrenici ed al Nord. Locali e residui addensamenti resistono al Sud, laddove persiste l’azione destabilizzante dalle pregressa circolazione ciclonica.
Le mappe di previsione indicano la presenza di una vasta goccia fredda in quota poco ad Est del medio Adriatico, in corrispondenza dei Balcani. Figura alimentata da aria più fredda proveniente dai quadranti orientali, associabile al vasto anticiclone presente tra la Scandinavia e la Russia Europea, laddove persiste un serbatoio freddo non indifferente. Zone in cui, con tutta probabilità, i prossimi giorni si assisterà ad un ritorno del crudo inverno, con risvolti europei che andranno valutati con estrema attenzione.
L’excursus non deve distoglierci dalle sorti meteorologici della nostra Penisola. Riprendendo il discorso relativo alla depressione balcanica, aggiungiamo che l’influenza fredda orientale raggiungerà l’intero versante Adriatico, apportando un sensibile calo delle temperature. Sensibile se paragonato ai valori che andranno ad interessare i settori occidentali del Nord e quelli tirrenici, laddove si avvertirà il respiro mite del campo anticiclonico in affermazione sulla Penisola Iberica.
Un calo barico poco ad Ovest del Portogallo enfatizza difatti l’effetto stabilizzante, il cui supporto in quota è identificabile come subtropicale. Certo, gli effetti sulle nostre regioni saranno tutto sommato limitati, ma la figura che per mesi ha segnato il nostro cammino stagionale incombe nuovamente all’orizzonte. Per fortuna, stavolta, soltanto temporaneamente.
Appurato pertanto il sole che andrà ad interessare il Nord ed il Centro Sud tirrenico, i bacini Settentrionali saranno ancora interessati da nuvolosità residua, con locali addensamenti su Puglia meridionale e Calabria ionica, proprio in queste ore, laddove sono segnalate deboli precipitazioni. Nuvolosità che andrà attenuandosi nel corso della giornata, tuttavia saranno probabili locali annuvolamenti sui rilievi abruzzesi e marchigiani. Senza precipitazioni annesse.