Marzo si chiude invernale sull’Italia, per un nuovo assalto freddo di stampo invernale generato da un impulso correnti polari marittime. Quest’aria artica ha già raggiunto il Nord Italia, attraverso la porta della Bora, con un brusco calo termico anche d’oltre 10 gradi rispetto alle 24 ore precedenti.
Lo sfondamento del nucleo freddo è causa di una depressione, tra Mar Ligure e Golfo del Leone, da cui deriva l’attuale peggioramento sul Nord Italia, dove la neve tende ad abbassarsi di quota sull’Arco Alpino, ma anche generale instabilità sul resto della Penisola.
La nuova intrusione d’aria artica tende infatti a contrastare con l’aria più mite mediterranea che ancora permane su gran parte dell’Italia Centro-Meridionale. Per tale motivo, l’instabilità è in accentuazione con la presenza di temporali primaverili localmente anche forti lungo l’Appennino.
L’aria fredda tenderà a dilagare nelle prossime 24 ore verso le regioni centrali, con maggiore coinvolgimento delle aree adriatiche. A differenza di quanto accaduto con l’impulso gelido russo della scorsa settimana, stavolta l’estremo Sud e le due Isole Maggiori risulteranno un po’ più ai margini.
Vediamo nel dettaglio l’evoluzione meteo attesa per domani, martedì 31 marzo. In avvio di giornata ci saranno ancora precipitazioni residue al Nord-Ovest e sull’Emilia Romagna, mentre schiarite si faranno strada altrove.
Non è escluso che i fenomeni assumano carattere nevoso a quote relativamente basse sulle Alpi, in collina fino attorno ai 500/700 metri. La neve cadrà più in basso, fino attorno ai 400 metri, sull’Appennino Emiliano, ma con fenomeni in rapida attenuazione. Tendenza a generale miglioramento dal pomeriggio.
Le condizioni meteo si guasteranno sul Centro Italia, in particolare zone appenniniche e versanti adriatici. Neve fino ai 400/600 metri è attesa tra entroterra toscano, Umbria e Marche, ma nel corso della seconda parte della giornata le nevicate si porteranno fino a quote collinari in Abruzzo.
I fenomeni sconfineranno anche sul Lazio, con neve oltre i 600 metri sull’entroterra. Rovesci sparsi intermittenti interesseranno la Sardegna e gran parte del Sud Peninsulare, mentre maggiori aperture del cielo si avranno in Sicilia.
Dalla tarda sera la quota neve scenderà fino attorno agli 800 metri o localmente al di sotto tra Molise, zone interne della Campania ed alta Lucania. Le temperature saranno ovunque in flessione anche significativa, tranne che su Calabria, Sicilia e Sardegna.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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