L’ultima settimana, a cavallo fra fine ottobre e inizio novembre, ha visto novità meteo importanti a livello europeo. Il caldo anomalo, rispetto al periodo precedente, ha infatti arretrato il proprio raggio d’azione, consentendo ad aria fredda artica di scivolare a latitudini più basse.
A tal riguardo, la cartina riferita al periodo fra il 28 ottobre ed il 3 novembre appare eloquente. La colonnina di mercurio è scesa su valori lievemente sottomedia su gran parte dell’Europa Centro-Orientale, eccezion fatta per buona parte dell’area balcanica.
Il vero inverno ed il grande freddo hanno preso ulteriormente possesso delle alte latitudini, con temperature molto più basse della norma su parte della Scandinavia e della Russia Centro-Settentrionale. Da queste parti l’inverno è in fase molto avanzata rispetto alla norma.
Il fatto che l’inverno stia mostrando i muscoli a latitudini settentrionali è peraltro avvalorato dal fatto che la copertura nevosa attuale, sull’Emisfero Settentrionale, risulta superiore rispetto agli standard tipici del clima d’inizio novembre.
Di questo freddo non vi è però stata alcuna rilevante traccia in Italia, rimasta esclusa dal corridoio di correnti fredde che si sono intrufolate verso le nazioni del Centro-Est dell’Europa. Nell’ultima settimana le temperature sono ben rimaste sopra la norma sul nostro Paese.
Oltre all’Italia, il clima mite ha prevalso sulla Penisola Iberica, gran parte della Francia, nazioni alpine e Balcani. Questo tepore si è però accompagnato all’arrivo del maltempo autunnale con le piogge convogliate dalle perturbazioni atlantiche, una vera novità dopo i prevalenti domini dell’alta pressione.
Tale situazione resterà invariata per qualche giorno, poi masse d’aria più fredde dovrebbero sopraggiungere fin sul Mediterraneo, portando un clima decisamente più consono al periodo. Non manca d’altronde così tanto all’avvio dell’inverno, che partirà il primo dicembre per il calendario meteorologico.