Siamo dinanzi alla prima fase di vero autunno mediterraneo, con l’Italia finalmente colpita da perturbazioni a catena con precipitazioni spesso abbondanti, ma anche tanta neve sulle Alpi. Le temperature si mantengono ancora miti e spesso superiori alla norma.
Il tepore risulta ancora più accentuato sui versanti adriatici, per l’effetto favonico indotto dalla discesa dei venti di libeccio dalla dorsale appenninica. Questa situazione è destinata a cambiare già nell’immediato per il sopraggiungere d’aria via via più fredda.
Le temperature, nella fase centrale della settimana, si riporteranno così entro le medie del periodo. La flessione termica si propagherà dalle regioni settentrionali verso quella centrali e poi in parte anche al Sud, dove resisterà ancora un po’ di mitezza.
Sul finire della settimana, a partire da venerdì, si dovrebbe aprire una fase meteo ancor più perturbata. La novità sarà legata al fatto che potrebbe giungere aria più fredda di origini groenlandesi, con temperature in netto ulteriore calo.
Avremo così i primi sentori di clima davvero invernale, con temperature che si porteranno anche sotto la media sul Nord Italia. Ulteriori affondi perturbati, coadiuvati da aria piuttosto fredda, potrebbero proseguire anche nei primi giorni della prossima settimana.
L’inverno sta per bussare la porta e ci avviamo quindi verso uno scenario meteo ben diverso da quello recente. Può far sensazione parlare di freddo, soprattutto dopo un ottobre nel quale il caldo anomalo ha nettamente prevalso e tuttora le temperature restano sopra media, ancora per poco.
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