E’ vero, al momento non c’è nulla che lasci intravedere scenari meteo climatici così crudi. Ma come abbiamo scritto tantissime volte, per poter cogliere i più piccoli indizi stagionali occorre lasciar da parte mappe e quant’altro e provare ad affidarsi all’esperienza. Esperienza che si riversa nell’osservazione e successiva interpretazione delle dinamiche atmosferiche.
Non vogliamo tediarvi con i soliti discorsi sul Vortice Polare, ormai ne saprete più di noi. Al limite possiamo riassumere quelli che potrebbero essere i suoi movimenti e le eventuali conseguenze sulla circolazione emisferica. Diciamo questo, dicembre potrebbe farsi molto interessante verso metà mese. Per quale motivo? Perché con ogni probabilità avremo gli effetti dello spostamento del Vortice dalla propria sede.
Sarà decentrato sul comparto euroasiatico e non sarà più sul Polo Nord. Ciò comporta, solitamente, una modifica morfologica strutturale e difatti non avremo più il classico pallone d’aria gelida, avremo una struttura ellittica che in base al grado di rotazione del proprio asse farà scendere aria polare verso latitudini temperate.
Se vi è capitato di dare un’occhiata ai modelli fisico matematici è proprio quel che emerge dal post Immacolata. I fronte freddi polare potrebbero invadere l’Europa e puntare il Mediterraneo, provocando dei peggioramenti tipicamente invernali. Per capirci: brutto tempo con temperature in netto calo, ciò significa che in alcune regioni – più facilmente il Nord – potrebbero esserci le prime nevicate a bassa quota.
Ma qui si sta parlando di gennaio ed anche stavolta le proiezioni non possono prescindere dalle sorti del Vortice Polare. Difatti proverà a ricompattarsi e tornare in sede, ma per far ciò sarà costretto a stancarsi non poco e vista l’estrema vivacità troposferica potrebbe soccombere ai nuovi assalti provenienti dal basso.
Soccombere vuol dire che potrebbe letteralmente frantumarsi in più parti e a quel punto della stagione sarà difficile ricomporre i cocci. L’eventuale rottura potrebbe spalancare le porte a discese d’aria gelida prima polare, poi – visto che la Siberia potrebbe consegnarci un possente Anticiclone termico – russo/siberiana.
Ora tanti di voi si staranno immaginando un Inverno memorabile… calma, è tutto in divenire e non possiamo sapere se l’Italia rientrerà all’interno di dinamiche così vivacemente invernali. Le basi per qualcosa d’importante ci sono, soprattutto nel mese di gennaio, ma prima dovremo portare a casa l’impianto atmosferico generale dopodiché si potrà ragionare sui dettagli.