Il cambiamento delle condizioni meteo è stato notevole. Se fino a qualche settimana fa si parlava di caldo record, l’autunno ha preso in mano il controllo delle operazioni. Improvvisamente.
Qualche giorno fa si è parlato della prima, vera tempesta autunnale che ha investito l’Europa occidentale e in particolar modo la Francia. Si trattava di Amelie, che nel dipartimento dei Pirenei Atlantici portava raffiche di vento superiori a 160 km/h. Non solo il vento, che a quelle velocità causa danni, anche le piogge. Piogge che localmente, sempre in Francia, sono cadute a carattere torrenziale.
Poi è stata la volta dell’Italia, coi nubifragi, il forte vento, l’abbassamento delle temperature e le conseguenti nevicate sulle Alpi. Neve che, come saprete, nel fine settimana arriverà anche sull’Appennino e sui rilievi delle due Isole Maggiori.
Neve che è caduta abbondante anche sulle Alpi francesci, dove nel corso del fine settimana sono stati registrati sino a 80 centimetri di accumulo come ad esempio nelle località di Tignes e Val Thorens. In molte altre località la copertura nevosa si è attestata tra 30 e 60 centimetri e si prevedono ulteriori ingenti accumuli nei prossimi. E’ sicuramente una buona notizia per gli appassionati di sport invernali: a Val Thorens gli impianti di risalita saranno aperti a partire dal 23 novembre.
In realtà sono già circa 16 stazioni le stazioni sciistiche francesi che hanno aperto i battenti, principalmente quelle con accesso ai ghiacciai. Le nevicate tuttavia sono state anche accompagnate da raffiche di forte vento è per questo motivo alcuni impianti sono rimasti temporaneamente chiusi.