In questi giorni stiamo affrontando una situazione meteo climatica che ha poco a che fare con l’Autunno. O meglio, con l’inizio della stagione autunnale.
Abbiamo già affrontato l’argomento temperature e quant’altro, sottolineando come la disposizione delle Alte e delle Basse Pressioni ricalchi scenari tipicamente invernali. Se il blocco anticiclonico che piloterà il freddo in Italia si fosse manifestato tra qualche mese probabilmente saremmo qui a parlare di nevicate a bassissima quota.
Ma sarà una dinamica barica transitoria. Questo è il periodo delle grandi depressioni atlantiche, nel bene e nel male. Difatti la spinta anticiclonica verso nord verrà agevolmente sgretolata dalla comparsa di una grossa depressione oceanica. Depressione che, stante gli ultimissimi aggiornamenti modellistici, dovrebbe collocarsi in vicinanza delle Isole Britanniche.
A questo punto, carte alla mano, ci siamo chiesti quali potrebbero essere le ripercussioni sulle condizioni meteo in Italia. Difficile dirlo, diciamo che c’è ancora incertezza. I più autorevoli modelli matematici di previsione sono alla ricerca della quadra del cerchio. Inizialmente pare che lo stazionamento ad alte latitudini, con parziale estensione verso la Penisola Iberica, possa pilotare su di noi un promontorio anticiclonico. Una vera e propria fiammata anticiclonica subtropicale, che se confermata spalancherebbe le porte alla più classica delle ottobrate.
Capiamoci, non ci sarebbe nulla di strano. Anche nei cosiddetti autunni “old style” le ottobrate faceano parte dei giochi. Si trattava, spesso, di fiammate transitorie che preannunciavano l’ingresso di perturbazioni.
Bene, potrebbe accadere la stessa cosa nei prossimi giorni. L’alta pressione potrebbe rappresentare semplicemente un richiamo pre-frontale, termine tecnico utilizzato per descrivere una particolare configurazione barica. Ovvero affondo di una saccatura atlantica sull’Europa occidentale, transito del promontorio anticiclonico nel Mediterraneo centro orientale, successiva estensione del maltempo in Italia.
E’ ciò che ci viene mostrato un po’ da tutti i modelli e visto il periodo – parliamo di metà ottobre – potrebbe tranquillamente starci. Certo, qualora la saccatura dovesse isolare una circolazione ciclonica secondaria sulla Penisola Iberica allora le carte in tavola cambierebbero radicalmente. A quel punto potrebbe starci l’eventuale persistenza dell’Anticiclone, ma in questo momento appare un’ipotesi remota.