Siamo in un mese di dicembre speciale dal punto di vista astronomico che si appresta a regalare una sorpresa davvero straordinaria. Stiamo parlando della cometa 2l/Borisov, dal nome dell’astrofilo ucraino Hennadij Borisov che l’ha scoperta lo scorso 30 agosto 2019.
Si tratta di una cometa davvero speciale, di tipo interstellare, mai vista prima. Si tratta del secondo oggetto proveniente dallo spazio interstellare fino scoperto nel Sistema Solare, dopo Oumuamua. La cometa si porterà alla minima distanza dal Sole in coincidenza dell’8 dicembre, giorno dell’Immacolata.
Da quel momento la luminosità della cometa tenderà ad aumentare, arrivando al massimo verso il 22 dicembre e quindi a ridosso di Natale. Il picco di luminosità coinciderà con la notte più lunga dell’anno, nel giorno del solstizio d’inverno.
Per osservare la cometa interstellare sarà però indispensabile un telescopio di almeno 15 cm di diametro, data la sua mangnitudine apparente di +16, e non la vedremo quindi ad occhio nudo. Il limite dei nostri occhi è infatti pari ad una magnitudine di +6.
Se l’asteroide ‘Oumuamua era di origine completamente aliena, la cometa Borisov ha invece delle caratteristiche, come il suo colore, che la legano al nostro Sistema Solare. Sono ancora in corso studi per determinarne con esattezza la conformazione, e quindi la provenienza.
Dalle osservazioni pare che il suo nucleo abbia una dimensione stimata tra i 2 ed i 16 km di diametro e la sua composizione chimica appare molto simile alle comete del nostro sistema solare. Inoltre la sua orbita è iperbolica, al contrario delle comete provenienti dalla Nube di Oort la cui eccentricità è minore.
La cometa viaggerà verso Giove lasciando la sua orbità già a metà del 2020, per continuare il suo viaggio nello spazio interstellare in direzione della costellazione del Telescopio, risultando visibile nell’emisfero australe.