POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 22 OTTOBRE
In giornate come quella di oggi verrebbe voglia di scrivere una bella lettera di protesta a chi elabora i modelli matematici di previsione. Se fino a 24 ore fa il trend meteo climatico da qui al 20-22 ottobre sembra abbastanza chiaro, oggi siamo ripiombati nell’incertezza. Poi vedremo i motivi e soprattutto vedremo le differenze sostanziali, prima però proviamo a capire come andranno a disporsi le strutture bariche in Europa e quali potrebbero essere gli effetti in Italia.
C’è un punto fermo: l’Atlantico. Tutto dipenderà dal flusso zonale, dalle ondulazioni ad esso ascrivibili. Diciamo che con buona probabilità andremo incontro a un periodo di variabilità atmosferica, un periodo durante il quale transiteranno comunque alcune perturbazioni. Ci aspettiamo delle piogge, poi vedremo se intense e quanto eventualmente diffuse, e un contesto termico adeguato al periodo.
L’Alta Pressione sarà un po’ defilata a ovest, ma non troppo distante dalle nostre regioni. E’ giusto precisarlo perché nelle differenze modellistiche il ruolo dell’Anticiclone ha un peso enorme. Peso che però dipende, anche in questo caso, dalla circolazione atlantica.
IL METEO A BREVE TERMINE
Abbiamo lasciato l’Alta Pressione a fine articolo perché stiamo per imbatterci in un weekend di bel tempo. S’è fatto un gran parlare dell’ottobrata e a ragione, infatti prevediamo per i prossimi giorni condizioni di stabilità atmosferica e un robusto rialzo delle temperature.
Temperature che saliranno perché interverrà l’aria caldo umida del nord Africa, quindi avremo a che fare con un promontorio anticiclonico subtropicale. Si tornerà a parlare di anomalie termiche positive, si tornerà a parlare anche di caldo perché su alcune regioni non mancheranno punte massime non distante da 30°C.
POI SI CAMBIA
In realtà il cambiamento è già iniziato, la perturbazione che a metà settimana ha attraversato le regioni del Nord e la Toscana, peraltro con un incremento della ventilazione occidentale che insisteva sino alla giornata di ieri, è frutto della nuova circolazione.
Le depressioni atlantiche stanno tornando protagoniste, difatti anche nel corso della prossima settimana ci aspettiamo il passaggio di un’altra perturbazione e stavolta potrebbe coinvolgere un po’ tutte le nostre regioni. Da qui in poi scaturiscono quelle differenze modellistiche che andremo ora ad illustrarvi.
IL BIVIO
Noi siamo soliti osservare un po’ tutti i modelli matematici di previsione, ma due su tutti sono quelli che ci aiutano a individuare il trend meteo climatico: l’europeo ECMWF, l’americano GFS.
Dopo aver concordato per qualche giorno, oggi hanno preso due strade differenti. Il primo suggerisce un affondo ciclonico sulla Penisola Iberica e l’isolamento di una goccia fredda in loco, il ché porterebbe a una risposta anticiclonica nord africana sulle nostre regioni. Sole e caldo per capirci.
Il secondo, invece, vedrebbe le depressioni atlantiche in allungamento verso il Mediterraneo centrale. Maltempo quindi, a più riprese. Non solo, addirittura verso il 20 di ottobre vedrebbe una pesante irruzione fredda – tipicamente invernale – puntare con decisione l’Europa centro occidentale e successivamente l’Italia. Quest’ultima ipotesi ci sembra un po’ esagerata, tuttavia per le idee che abbiamo portato avanti sino ad oggi possiamo dirvi che siamo più propensi a sposare la tesi americana. Almeno per il momento.
IN CONCLUSIONE
Incertezza, questa la parola d’ordine di oggi. C’è poco da fare, stiamo attraversando un periodo estremamente dinamico e la dinamicità si traduce sovente in difficoltà modellistiche evidenti.
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