POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 25 NOVEMBRE
Dobbiamo parlare necessariamente di un cambiamento importante non tanto per gli eventuali scenari meteo sulle nostre regioni, quanto per la diversa collocazione delle alte e basse pressioni sullo scacchiere europeo.
I modelli matematici di previsione ricalcano, con gli ultimissimi aggiornamenti, le orme di ieri. Nell’ultima decade di novembre le depressioni nord atlantiche potrebbero avere una direttrice differente, probabilmente più sbilanciata verso ovest.
Tradotto in parole semplici, gli affondi depressionari potrebbero penalizzare maggiormente la Penisola Iberica e sulle nostre regioni potrebbero concretizzarsi condizioni meteo climatiche differenti: da un lato ancora piogge, dall’altro lato l’alta pressione. In quest’ultimo caso potrebbe trattarsi di un consolidamento temporaneo, non tale da innescare un lungo periodo di bel tempo.
IL METEO A BREVE TERMINE
Nel frattempo dobbiamo necessariamente occuparci di quel che sta accadendo sull’Europa occidentale, laddove in questo momento si è poggiato un enorme ciclone nord atlantico. Tale struttura ciclonica si espanderà, ancora una volta, verso sudest e punterà decisamente il nord Africa.
Non solo, la presenza di una lacuna barica imponente proprio nel cuore del Mediterraneo faciliterà l’estensione delle maglie cicloniche verso l’Italia. Qui da noi, vista l’intrusione d’aria fredda in Algeria, dovrebbe formarsi un nuovo vortice di bassa pressione.
Probabilmente non sarà paragonabile al ciclone dei giorni scorsi, ma non è detto. Sicuramente l’evoluzione andrà seguita step by step perché comunque si prospetta un’ondata di maltempo particolarmente insidiosa.
POI IL CAMBIAMENTO
Attorno al 20 novembre cominceremo ad osservare il cambiamento di cui s’è parlato in apertura. Ma quali saranno le cause di tali variazioni? A nostro avviso saranno imputabili alle dinamiche atmosferiche in atto, dinamiche che come ben saprete stanno provando a forzare la mano nei confronti del cosiddetto Vortice Polare.
Vortice che in questo momento è al top della forma, ma i disturbi provenienti da una troposfera (i livelli più bassi dell’atmosfera) potrebbero minarne la tenuta. Al di là dei tecnicismi, che non rientrano in questo tipo di analisi, ciò che importa è il risultato. Un risultato che in prima istanza dovrebbe proporci proprio una ridistribuzione dei centri di alta e bassa pressione, una ridistribuzione che potrebbe anche facilitare il temporaneo ritorno dell’Alta Pressione su tutte le nostre regioni.
Tuttavia, lo si evince dalle mappe a lungo termine, gli affondi depressionari più occidentali potrebbero portare altre piogge nelle regioni di ponente italiane, piogge che andranno seguite con attenzione perché contestualmente agli affondi ciclonici iberici osserveremo un Anticiclone di blocco sull’Europa orientale.
PROSPETTIVE INVERNALI
L’eventuale periodo anticiclonico, lo ripetiamo, rientrerebbe appieno nelle complesse dinamiche atmosferiche di questo periodo. Si andrà incontro all’Inverno, che meteorologicamente parlando esordirà l’1 dicembre. Un esordio che potrebbe anche portarci il freddo, magari nella prima settimana di dicembre. Questa è la nostra idea, per il momento non suffragata dalle proiezioni a più lungo termine.
IN CONCLUSIONE
Alla fin fine novembre sta mettendo fine a quelle anomalie, pesanti, che avevano caratterizzato il mese di ottobre. Sia a livello di precipitazioni, sia a livello di temperature.
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