L’aria fredda sta giungendo in Italia con un sostanziale ritardo, la profondissima area di Bassa Pressione che stamattina aveva il suo minimo in Piemonte con 989 hPa, generava un flusso d’aria relativamente mite sulla Penisola e la Sicilia, tanto che sulle Alpi la neve si è mantenuta in media sui 1500 metri, scendendo a quote più basse solo localmente.
I venti meridionali che spiravano in Adriatico hanno pompato aria umidissima verso le Prealpi, dove si sono avute ingenti precipitazioni. Un fenomeno eccellente se si considera che proveniamo da un periodo siccitoso.
Un primo sfondamento d’aria artica, tuttavia, si era avuto già ieri, ma a quote atmosferiche elevate, che ha dato genesi nella Val Padana occidentale ad un’area di Bassa Pressione sottovento all’irruzione d’aria fredda. Tal depressione orografica ha permesso il persistere del maltempo oltralpe, specie in Svizzera, Tirolo e Francia centrale con pesanti nevicate.
Non è poi trascurabile la fase di tempo instabile generato al Nord Italia e le regioni tirreniche, dall’aria artica in quota, con temporali a catena e forti grandinate, oltre che violentissime raffiche di vento e persino trombe d’aria.
Però, il richiamo di aria mite su alcune località è apparso amplificato da condizioni locali (monti, quindi foehn), specie ieri, quando si sono misurate temperature sensibilmente superiori alla media in Adriatico e molte zone padane.
Da ieri sera, ma specie stamattina, l’aria fredda sta raggiungendo l’Italia, ed ecco che arrivano le prime avvisaglie con neve sulle colline della Toscana settentrionale, fino in bassa montagna sulla Sardegna.
C’è solo un ritardo su un evento ancora in atto, che entro la giornata si vedrà su tutto il Centro ed il Nord Italia. Niente di non previsto, tuttavia, dai modelli matematici che indicavano un rallentamento dell’ingresso d’aria fredda.
Per l’Italia, va rammentato, più che altre aree geografiche europee, sono presenti ostacoli naturali alle irruzioni d’aria fredda, così che è stato sufficiente avere la Bassa Pressione per qualche ora in più delle stime di 36/48 ore, per alterare il succedersi del tempo atmosferico.
Per concludere, vorrei sottolineare che l’ondata di freddo sarà di moderata intensità per il Centro, il Nord e la Sardegna, mentre il Sud Italia e la Sicilia vedranno temperature in calo verso la via della normalità.