Grazie al ricercatore e meteorologo americano Dr. Philip Klotzbach siamo in grado di sapere con precisione quanto l’uragano Dorian sia stato devastante e quali siano stati i dati più importanti che lo hanno caratterizzato. Partiamo dall’intensità:
185 mph (298 km/h) di venti massimi sostenuti. In questo senso sale alla seconda posizione come il ciclone più intenso dal 1950 nel bacino del Nord Atlantico, insieme a Gilbert (1988) e Wilma (2005). Solo l’uragano Allen del 1980 li supera, con venti massimi sostenuti di 190 mph (306 km/h).
Questi 185 mph lo rendono il ciclone più intenso al di fuori della zona tropicale (> 23,5ºN).
910 hPa pressione centrale minima a livello della superficie. Occupa la nona posizione nella gradutoria dei cicloni più profondi nel bacino del Nord Atlantico dal 1980, una posizione condivisa con l’uragano Ivan del 2004. (Attenzione: i dati di pressione centrale minima contenuti nel database degli uragani atlantici prima del 1980 non sono ritenuti coerenti).
37 unità di energia ciclonica accumulata (meglio conosciuta con il suo acronimo in inglese ACE), lo collocano in posizione 11 (per ora) ma si è trattato della tempesta nominata sviluppatasi in agosto con ACE più alto nell’era dei satelliti meteorologici (dal 1966).
37 ACE è un valore che è stato raggiunto solo 9 volte, con tutti i suoi cicloni, dal 1950: 1972-1977-1982-1983-1986-1987-1991-1994 e 2013.
Veniamo ai dati relativi all’impatto sulla terraferma:
Isole Abaco : 185 mph – 911 hPa – Categoria 5 Saffir Simpson. Fanno sì che Dorian sia stato l’uragano più potente di sempre sulle Bahamas (in termini di pressione minima centrale) da quando vengono effettuate le registrazioni. E’ stato il più potente sulle isole Abaco e sull’isola di Grand Bahama.
Grand Bahama: 185 mph – 914 hPa – Categoria 5 sulla scala Saffir Simpson. E’ il primo uragano di categoria 5 ad impattare sulla Grand Bahama.
Concludiamo con la durata:
Dorian ha percorso appena 25 miglia nautiche (46 km) in 24 ore, trattandosi in questo modo della seconda distanza rettilinea più breve percorsa da un uragano maggiore (categoria 3 o superiore) in 24 ore (dati rilevati dal 1950). Solo l’uragano Betsy del 1965 percorse una distanza inferiore nello stesso arco temporale: 12 miglia nautiche (22 km).