La prima parte di ottobre aveva riservato scenari meteo di freddo già invernale su parte dell’Europa, soprattutto sulle nazioni settentrionali e sul comparto centro-orientale del Continente con temperature precipitate su valori notevolmente più bassi della norma.
L’Anticiclone, troppo sbilanciato sull’Atlantico Settentrionale, aveva infatti agevolato la discesa di masse d’aria artiche verso il cuore dell’Europa, ad alimentare un’ampia depressione con perno tra Scandinavia e Russia.
Non sono mancate le prime gelate fino in pianura alle medie latitudini europee, ma questo freddo precoce invernale si è poi rapidamente andato a ritirare. La situazione è infatti radicalmente mutata nel corso della settimana appena trascorsa, con un drastico cambio di circolazione.
Il rinforzo delle correnti oceaniche zonali alle medie-alte latitudini ha riportato aria ben più mite sull’Europa Centro-Meridionale ed anche l’anticiclone verso il Mediterraneo. Le temperature sono così risalite, per portarsi ben oltre la norma.
L’impennata termica si è fatta particolarmente sentire negli ultimi giorni, specie nel weekend, a precedere la perturbazione ora transitata anche sull’Italia. La cartina delle anomalie termiche, riferita al periodo fra l’8 ed il 14 ottobre, mostra i valori molto sopramedia soprattutto sull’Europa Centro-Occidentale.
In Italia abbiamo avuto anomalie positive meno marcate, mentre per trovare il freddo bisogna andare molto a nord, sulla parte centro-settentrionale della Penisola Scandinavia e soprattutto in Lapponia dove il clima è rimasto ancora piuttosto freddo rispetto a quello tipico di metà ottobre.