-47,6°C la minima di Dawson, Yukon (Canada nordoccidentale), di domenica 25 febbraio. Sabato e venerdì la minima era scesa fino a -48,7°C, ma già da lunedì le minime erano state sempre inferiori a -44°C. Venerdì è stata la giornata in cui si è registrata la massima più bassa, in questa ondata di gelo, con -34,5°C.
La Danimarca e parte della Scandinavia meridionale hanno avuto pesanti nevicate nei giorni scorsi, spesso accompagnate da venti forti. Notevoli sono stati i disagi alla circolazione stradale e anche al traffico aereo.
Tutto ha avuto inizio mercoledì, quando la tormenta di neve ha iniziato ad imbiancare il sud di Svezia e Norvegia e la Danimarca, trovandosi queste aree sul “confine” tra la gelida aria che “congelava” il nord scandinavo, la Finlandia e le Repubbliche Baltiche (oltre alla Russia) e quella molto più mite di origine atlantica presente sull’ovest del continente europeo.
In Norvegia una nevicata intensissima, quasi senza precedenti, con condizioni di blizzard, ha imposto la chiusura dell’importante strada tra Kristiansand e Grimstad, con i veicoli bloccati tra muri di neve alti oltre 1,5 metri. I veicoli bloccati hanno finito per impedire anche il lavoro dei mezzi spartineve, per cui coloro che hanno lasciato i loro veicoli sono stati soccorsi dall’unico mezzo in grado di muoversi in quelle condizioni, la motoslitta.
Molta neve è caduta nel sud della Norvegia anche sabato, giornata in cui molti centri commerciali sono rimasti chiusi, ma soprattutto molti cittadini sono rimasti senza corrente nelle loro abitazioni a causa degli alberi e delle linee elettriche caduti per il peso della neve. Anche parte della famiglia reale si è trovata in difficoltà, giungendo a Oslo per i festeggiamenti del 70mo compleanno di Re Harald proprio nel pieno della bufera di neve di venerdì.
Per loro fortuna il loro volo non era stato cancellato, come invece è accaduto a molti altri in partenza e/o in arrivo da e per Copenaghen. Venerdì l’aeroporto della capitale danese ha vissuto una giornata drammatica, con 93 voli cancellati. Neve e forte vento hanno interessato quasi tutto il paese (pioveva invece nell’estremo sud), con una situazione divenuta molto critica anche per i trasporti via terra (treni e autobus).
Sabato mattina a Copenaghen e in gran parte della Danimarca la neve si è trasformata in pioggia congelantesi. Il vento ha spirato sempre violento, con raffiche fino a 45 miglia orarie a Aalborg, Aarhus e Ronne, fino a 43 miglia orarie a Copenaghen. In Svezia, sempre sabato, 37 miglia orarie la raffica più intensa a Malmo.
-55,4°C la minima di Ojmjakon, Jacuzia (Russia asiatica), di sabato 24 febbraio.
124 mm di pioggia sabato 24 febbraio a Moroni, nelle isole Comore (Oceano Indiano meridionale).
Piogge torrenziali su Mauritius per il passaggio del ciclone Gamede. Ai 48 mm di venerdì, si sono aggiunti i 180 sabato e a seguire i 209 di domenica (totale in 72 ore: 437 mm) alla stazione di Vacoas. A Saint Denis, isola della Reunion, 68 mm sabato e 106 mm domenica.