L’elemento saliente a breve termine.
Un richiamo di aria molto calda dal Nord Africa, si porterà in direzione delle nostre regioni, facendo schizzare le temperature ben oltre le medie attese per il periodo. Tuttavia, causa lo spostamento dell’onda depressionaria oceanica verso Est, giungeranno piogge e temporali ad iniziare dalle regioni Settentrionali ed in espansione a tutte le altre regioni. A seguire, calo termico per rotazione delle correnti da Ovest-Nordovest.
L’elemento saliente a medio termine.
Tempo che potrebbe mantenersi instabile fin verso l’inizio della nuova settimana, complice aria più fresca in arrivo dai quadranti Settentrionali che andrebbero ad alimentare una goccia fredda in quota posizionata tra le regioni Settentrionali e quelle Centrali. Avremo così fenomeni perlopiù temporaleschi, la cui localizzazione avrà necessità di rivisite nel corso dei prossimi giorni.
L’elemento saliente a lungo termine.
Il rinforzo di due possenti campi anticiclonici, uno ad Est, l’altro ad Ovest della nostra Penisola. Rispettivamente l’anticiclone continentale di blocco sull’Europa Nord orientale e l’alta delle Azzorre in Oceano.
Il trend a lungo termine:
Il posizionamento delle suddette, se confermato, andrà a scavare un corridoio depressionario in seno all’Europa occidentale, fin verso il Mediterraneo, laddove troverebbe libero sfogo una nuova, profonda, onda ciclonica Nord atlantica.
Elementi di incertezza: Molto dipenderà, inevitabilmente, dalla disposizione effettiva dei due campi anticiclonici, specie quello azzorriano. Qualora si dovesse trovare più ad Ovest o Est, potrebbero essere notevolmente differenti gli effetti sia precipitativi che termici.
Fattori di normalità climatica:
Dopo la fase calda di questi ultimi giorni, in ulteriore rinforzo tra oggi e domani, avremo un graduale ritorno alla normalità, con valori termici grosso modo in linea con le medie del periodo.
Tuttavia, alla luce di quanto espresso, sembra lontano anni luce il “normale” andamento termico risultante dalle medie trentennali. Che forse, lo ribadiamo, andrebbero riviste col tempo.
Focus: evoluzione sino al 15 ottobre 2006
Le condizioni meteo, almeno fino alla conclusione della prima decade del mese, sembrano destinate alla moderata instabilità, frutto del peggioramento atteso nei prossimi giorni e che potrebbe richiamare aria più fresca, in nuova alimentazione depressionaria, dai quadranti Settentrionali. Precipitazioni perlopiù a carattere di rovescio o temporale, distribuite un pò su tutte le regioni. Tuttavia non sono attese situazione di eccezionalità, come accaduto recentemente.
Successivamente potrebbe affacciarsi, temporaneamente, un miglioramento da Ovest, causa un debole promontorio di alta pressione di matrice oceanica. Attorno alla metà del mese potrebbe invece concretizzarsi un nuovo peggioramento, figlio cella nuova ampia ondulazione oceanica diretta verso l’Europa Centro occidentale, la Penisola Iberica e l’Italia. Le ultime proiezioni indicano un maggiore interessamento dei settori occidentali del Centro Nord e della Sardegna, in un contesto di correnti umide da Sudovest.
Evoluzione sino al 20 ottobre 2006
Come capita puntualmente da tempo, l’onda depressionaria potrebbe poi evolvere lentamente verso Est, portando così le precipitazioni ad interessare gradualmente tutte le nostre regioni, mentre il campo termico registrerebbe una nuova flessione per via della rotazione delle correnti dai quadranti prima occidentali e poi Nord occidentali.
In conclusione.
In apertura si parlava di persistenza. Una tesi ampiamente riscontrabile nello scenario appena proposto, che pare la fotocopia barica dei peggioramenti autunnali finora registrati. Tuttavia non si eslcude la possibilità che alcuni piccoli movimenti degli attori protagonisti, possano portare il primo verso “fresco” stagionale verso il Mediterraneo.