Che Estate è stata sinora? Ovviamente non è il bilancio definitivo, manca ancora agosto e volendo anche parte di settembre, ma ci siamo già fatti un’idea di quanto accaduto.
Non parleremo di dati, quelli li lasciamo a chi è più competente e ferrato in materia, parleremo di sensazioni ma sensazioni basate su quanto realmente accaduto. Poi sì, le sensazioni in quanto tali sono soggettive ma se sono portate da chi quotidianamente fa questo mestiere hanno una valenza sicuramente maggiore.
La nostra percezione è semplice: estremizzazione meteo climatica. Andiamo con ordine. Cosa ricordate di giugno? Sicuramente i devastanti temporali europei e italiani, devastanti perché accompagnati da mega grandinate, trombe d’aria, raffiche di vento, nubifragi.
Poi ricorderete sicuramente il caldo. Ci fu la tremenda ondata di caldo dell’Europa centro occidentale, lo ricorderete, con i record francesi, tedeschi, austriaci e quant’altro. Fece caldo anche in Italia, al Nord Italia. Anche in quel caso non mancarono alcuni record. Alla luce di quel caldo comparvero svariate notizie allarmistiche, con paragoni quanto mai azzardati tra l’Estate 2019 e l’Estate 2003.
Andiamo avanti. Lo spettro di un’Estate rovente si sgretolò come un castello di sabbia a cavallo tra fine giugno e inizio luglio. Il cambiamento che andò a coinvolgere l’Europa settentrionale l’Europa occidentale poi, si riversò anche sul Mediterraneo. Vi furono altri devastanti temporali e una severa rinfrescata, al punto che qualcuno iniziò a mettere in discussione la tenuta di luglio.
Così non fu. Tornò il caldo, intenso, che ci accompagnò verso l’ultima decade mensile. A quel punto, quando l’Anticiclone africano sembrava inattaccabile, giunse una rapida vigorosa perturbazione atlantica. Il risultato? Ancora sconquasso.
Arriviamo così ad agosto, ai giorni nostri. La cronaca meteorologica ci dice che il Nord Italia ha dovuto affrontare l’ennesima crisi temporalesca, mentre il Centro Sud ha affrontato un’intensa ondata di caldo. E ora che ci aspetta? Ora ci aspetta un dominio anticiclonico che potrebbe traghettarci a Ferragosto, pur con qualche insidia ulteriore nelle regioni settentrionali. Dopodiché attenzione, perché potrebbe subentrare una crisi perturbata non indifferente. Se così fosse verrebbe confermata la nostra sensazione, ovvero la sensazione di trovarci a combattere l’estremizzazione meteo climatica.